Cronaca locale

Roma, stangata natalizia sulle strisce blu: pagheranno anche i residenti

La nuova misura introdotta dal Campidoglio entrerà in vigore in via sperimentale già da dicembre. Strisce blu a pagamento anche per i residenti e sosta di massimo tre ore sulle vie dello shopping

Roma, stangata natalizia sulle strisce blu: pagheranno anche i residenti

Strisce blu a pagamento nelle vie dello shopping anche per i residenti. La proposta del Campidoglio potrebbe entrare in vigore in via sperimentale già dal periodo natalizio.

Ma la novità che la giunta pentastellata si appresta ad introdurre sembra non riscuotere particolare successo né tra i negozianti, né tra chi abita a ridosso delle strade nel mirino dell’amministrazione Raggi. Secondo quanto annunciato dal presidente della commissione Mobilità, Enrico Stefàno, si dovrebbe partire da dicembre con viale Libia e viale Eritrea. La sosta sulle due vie commerciali diventerà a pagamento nei giorni feriali, dalle 10 alle 18, anche per i residenti. Le auto potranno sostare, inoltre, solo per un massimo di tre ore. Per il Campidoglio la nuova misura servirà ad aumentare il numero dei parcheggi e a promuovere l’uso del trasporto pubblico.

Ma per associazioni e comitati, sentiti dal Corriere della Sera, si rischia l’effetto boomerang. Chi prima non andava al lavoro in auto ma con i mezzi pubblici, sostiene infatti qualcuno, ora sarà costretto a prenderla perché non potrà lasciarla in sosta sotto casa per più di tre ore. “Siamo tutti cittadini liberi e ognuno può avere quante auto vuole”, scrive su Facebook il presidente della commissione Mobilità capitolina, “ma posso regalarti io suolo pubblico, per di più in zone dove questo è scarso e molto richiesto?”. E incalza: “Per il ricovero notturno devi poter provvedere con un luogo privato, la scusa sono costosi non tiene, se ho soldi per auto, devo mettere in preventivo anche soldi per poterla custodire”. Ma il post fa il boom di commenti negativi. Come si può chiedere ai cittadini di rinunciare all’auto in una città in cui il trasporto pubblico funziona a singhiozzo? Si chiedono gli utenti che bocciano senza mezzi termini la misura. È un provvedimento “punitivo”, “inutile” e “inappropriato”, scrivono in molti.

E a soffrire sono anche le attività commerciali. Su viale Libia e viale Eritrea, ad esempio, non ci sono spazi per permettere ai furgoni di scaricare la merce. E così il compito dei cordoli posti un mese fa a protezione delle corsie preferenziali e per evitare la sosta selvaggia risulta vanificato. I camion, infatti, sono costretti a fermarsi in doppia fila, negli spazi che si creano in corrispondenza delle vie laterali, o sui marciapiedi, creando non pochi inconvenienti al traffico locale. Ad andare all’attacco del provvedimento è anche Forza Italia. "Immaginate che via vai negli ascensori dei condomini per andare a spostare le automobili e le lunghe file per le scale per andare a misurare i tempi delle soste”, commenta ironico il coordinatore azzurro nel I Municipio, Luca Aubert.

Anche per la deputata di Fi, Maria Spena, “la sperimentazione che partirà a Natale in viale Libia e viale Eritrea per sgombrare i parcheggi dalle auto dei residenti e consentire la sosta a chi va a fare shopping”, più che incentivare l’uso dei mezzi pubblici, è “un invito a muoversi con l'auto privata".

“Per questo fine ci si sarebbe aspettati, invece, un forte incremento del servizio di trasporto pubblico, il potenziamento dei parcheggi di scambio e la predisposizione di navette apposite nel periodo festivo e pre-festivo, ma evidentemente la giunta capitolina non intende proprio far lavorare la sua azienda Atac come dovrebbe a servizio dei cittadini, ma vuole spremerli il più possibile facendo loro pagare la sosta vicino casa”, prosegue la deputata azzurra che parla di “affronto al portafoglio e alla pazienza dei romani" qualora, come previsto, la misura dovesse essere estesa anche ad altri quartieri.

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