Romani: «Dal governo nessuna interferenza sugli assetti aziendali»

Ancora indiscrezioni su Telecom Italia che a fine giornata ha fatto registrare in Borsa un progresso del 2,9%. Questa volta è il quotidiano economico londinese Financial Times a dar fuoco alle polveri. Secondo il Ft, infatti, dietro alle voci sull’eventualità che l’operatore italiano venga assorbito dagli spagnoli di Telefonica, potrebbe anche esserci l’interesse del primo ministro Silvio Berlusconi a far entrare Mediaset in Telecom.
«Telefonica - scrive il quotidiano - non ha fretta di prendere il controllo di Telecom e sembra abbastanza soddisfatta all’idea di continuare a sedere al tavolo di comando della società come ospite silenzioso». La quota nel gruppo italiano, continua il Financial Times, è stata rilevata nel 2007 dall’operatore spagnolo per bloccare le mire del miliardario messicano Carlos Slim, proprietario di America Movil, su Telecom e sulle sue attività brasiliane. Gli allarmi sull’eventualità di un’offerta di Telefonica su Telecom si spiegherebbero così con una strategia della paura «per ammorbidire l’opinione pubblica e politica sulla necessità di elaborare una soluzione italiana per assicurare che Telecom resti in mani nazionali con Mediaset, presumibilmente, nel ruolo del cavaliere bianco». Quanto al governo, il viceministro allo Sviluppo economico con delega alle comunicazioni, Paolo Romani, ha affermato che un’eventuale fusione di Telecom Italia con Telefonica comporterebbe il «rischio che venga impoverita la struttura italiana» dell’ex monopolista. «Il governo non può far finta che il problema non esista - ha rilevato Romani - possiamo fare però solo opera di moral suasion rivolgendoci agli azionisti italiani come Mediobanca e Intesa Sanpaolo».
Quanto al ruolo di Mediaset come cavaliere bianco, Romani ha detto: «Non intervengo nei rapporti tra le aziende». A breve è anche atteso un incontro tra i vertici Telecom e il ministro allo Sviluppo economico, Claudio Scajola, per chiarire la situazione. Ieri, però, anche la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, è intervenuta sulla spinosa questione argentina.

La Marcegaglia ha scritto una lettera al numero uno della Ue, José Manuel Barroso, per invitarlo a intervenire presso il governo argentino così da evitare la «confisca di fatto» della quota detenuta da Telecom in Telecom Argentina attraverso la holding Sofora.

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