Cultura e Spettacoli

Romanzi tra Africa e fantascienza

Doris Lessing ha scritto soprattutto di narrativa. I suoi temi principali sono stati l’evocazione dell’Africa, il ritratto critico della borghesia con tutti i suoi miti e i suoi tabù. Tra i titoli dei suoi romanzi spiccano "L’erba canta" (1950) con cui esordì, "I figli della violenza" (1952), "Il diario di Jane Somers" (1983), "La brava terrorista" (1985)

Romanzi tra Africa e fantascienza

Doris Lessing ha scritto soprattutto di narrativa. I suoi temi principali sono stati l’evocazione dell’Africa, il ritratto critico della borghesia con tutti i suoi miti e i suoi tabù. Tra i titoli dei suoi romanzi spiccano "L’erba canta" (The grass is singing, 1950) con cui esordì, "I figli della violenza" (Martha quest, 1952), "Il diario di Jane Somers" ( The Diary of a Good Neighbour, 1983), "La brava terrorista" (The Good Terrorist, 1985), "Il taccuino d’oro" (The golden notebook, 1962), "Storie africane" (African stories, 1964), "La città dalle quattro porte" (The four gated city, 1968).

Tra le sue commedie figura "A ciascuno il suo deserto" (Each his own wilderness, 1958). A una diversa ispirazione, l’indagine del profondo attraverso la contaminazione con il genere della fantascienza, rimandano altre opere di Lessing. In particolare a "Istruzioni per una discesa all’inferno" (Briefing for a descent to hell, 1971), primo romanzo del genere per la scrittrice inglese. È il racconto di un uomo, che in preda ad allucinazioni viene rinchiuso in una clinica psichiatrica londinese. Il dottor X e il dottor Y cercano in tutti i modi di riportarlo alla realtà tramite psicofarmaci. Nel frattempo il paziente vive all’interno di una realtà alternativa: viene trasportato sugli oceani del mondo, solo, dopo che i suoi compagni di viaggio sono stati trasferiti nello spazio a bordo di un’astronave (la Sfera di Cristallo).

Tra i suoi libri più famosi ci sono anche "Memorie di una sopravvissuta" (Memoirs of a survivor, 1974), "Racconti" (Stories, 1978) e soprattutto il ciclo di romanzi intitolato "Canopous in Argos: archivi" (Canopous in Argos: archives, 1980), che sono ambiziosi e suggestivi annali di mondi futuri, in cui letteratura tradizionale e fantascienza si intrecciano.

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