Tiene in ostaggio un prete e due anziani sotto la minaccia di una spada antica. Alla fine Marcus B., 24 anni, romeno, viene arrestato. Sequestro di persona, rapina, danneggiamento aggravato i capi daccusa per il giovane che ha seminato il terrore in un centro daccoglienza alle porte di Anzio. Una notte da dimenticare per don Umberto, il sacerdote che gestisce casa Elia, salvato dai carabinieri accorsi in suo aiuto dopo una telefonata al 112.
A raccontare laccaduto lo stesso don Umberto, dopo il blitz dei militari che hanno disarmato e ammanettato il folle. Sono le 22 di domenica quando allingresso della casa famiglia si presenta Marcus, da alcuni giorni ospite della struttura. Che il ragazzo non fosse sobrio lo intuisce subito don Umberto. Barcollando Marcus chiede denaro e al primo rifiuto afferra una spada medioevale che il prete custodisce appesa a una parete del suo appartamento. «Dammi i soldi o vi ammazzo tutti», minaccia il romeno. Il sacerdote cerca di calmarlo, consegnandogli 150 euro. Ma non bastano. Marcus è indemoniato: punta la lunga lama sulla gola del prete, urla per ottenere altro denaro. Verso la mezzanotte, approfittando di un attimo di distrazione dellenergumeno, dal giardino don Umberto avverte i vicini di quanto sta accadendo. Arriva la prima telefonata alla sala operativa del comando provinciale e una «gazzella» si precipita in zona. Quando i militari arrivano si trovano davanti lo straniero armato.
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