Gianni Pennacchi
da Roma
No alla Grosse Koalition, An è unita e tesa alla vittoria del centrodestra, Fini ha «le carte in regola» per aspirare alla guida del Paese. Non cè che dire: Andrea Ronchi, portavoce di An, ha le idee chiare e le enuncia senza il tarlo del dubbio.
È calma vera, quella che regna finalmente in An, o è la quiete prima della tempesta?
«Vera e genuina. Il partito ha ritrovato una grande unità intorno al suo leader, un grande e rinnovato entusiasmo, e una grande voglia di vincere».
Perché allora, dite già di no alla Grosse Koalition, in caso di pareggio alle elezioni?
«Innanzi tutto perché vogliamo vincere, e bene: quanto abbiamo fatto in questi anni di governo, sono una buona premessa per ottenere il consenso degli elettori. E poi, la grande coalizione significherebbe tornare al vecchio mondo della politica: noi non intendiamo abbandonare la stella polare del bipolarismo. Dunque, in caso di maggioranze instabili, in ipotesi di stallo e anche in caso di trasformismi, per noi la ricetta è una soltanto: si torna alle urne. Ma è inutile parlarne, perché siamo sicuri di vincere».
Anche il centrosinistra è sicuro di vincere, si stanno già litigando incarichi e palazzi. Voi gli organigrammi non li fate?
«Credo che il gioco di chi farà il presidente della Camera o il ministro degli Esteri, non appassioni gli italiani. In ogni caso, adesso non ci interessano gli organigrammi, prima bisogna vincere. Come dice Fini, abbiamo un attacco a tre punte, un tridente per fare una grandissima partita nel segno dellunità».
Dopo le elezioni però, si aprirà la corsa al Quirinale. Lo sa che il centrosinistra fa ventilare a Ciampi un altro settennato?
«Ho un grande rispetto per il presidente Ciampi, è un ottimo capo dello Stato, e non merita ipotetiche strumentalizzazioni. Il centrosinistra pensi piuttosto a mettere insieme un suo programma».
Va be, ma se vince la Cdl si aprono i giochi anche nel tridente. Chi è il delfino di Berlusconi, Fini o Casini?
«Ho grande rispetto e amicizia per il presidente Casini, ma Fini per quanto ha fatto in questi anni in politica interna ed internazionale, ha dimostrato di avere le carte in regola per aspirare legittimamente a guidare lItalia».
Fossimo in sala corse, a quanto dà An?
«È ancora presto per dirlo. Ma girando lItalia incontriamo un grande riscontro. Dal nord al sud, latmosfera è di grandissima partecipazione. Il fatto nuovo nella campagna elettorale di Fini, è quello di tantissimi cittadini che lo incontrano per la prima volta e gli chiedono di aiutarli a non ridare lItalia a Prodi».
Torniamo allipotesi di trasformismi. Perché allora An ha detto sì alla riforma proporzionale, che oltre a un ritorno al passato rende possibili e probabili i ribaltoni?
«Intanto, mercoledì prossimo al Senato sarà approvata definitivamente la legge costituzionale voluta dal centrodestra.
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