Rooney con la escort, Capello lo perdona

Londra Quattro gol alla Bulgaria e subito dopo il quarto scandalo osè degli ultimi mesi: non c’è pace per l’Inghilterra di Fabio Capello, ancora una volta alle prese con i tradimenti compulsivi dei suoi giocatori. L’ultimo della serie - dopo i fedifraghi conclamati John Terry, Ashley Cole e Peter Crouch - è Wayne Rooney, accusato di aver avuto incontri a pagamento con una prostituta mentre la moglie Coleen aspettava il loro primogenito Kai.
Così - inevitabilmente - la partita di stasera in Svizzera, secondo impegno ufficiale degli inglesi nelle qualificazioni per i prossimi Europei, scivola in secondo piano sui quotidiani britannici. Tutti all’unanimità scatenati alla ricerca di nuove, inedite rivelazioni sulle notte a luci rosse del centravanti della nazionale. Rooney per il momento tace. Ma nonostante i dubbi dei giorni scorsi è volato con il resto della squadra a Basilea. Dal suo clan si è saputo che è angosciato non meno che determinato a salvare il matrimonio. Ma solo dopo essere sceso in campo al Sankt Jakob Park.
«Certe cose non capitano solo in Inghilterra - le parole di Capello -. Sono successe anche altrove, in Francia, Germania, Italia e Spagna. Non voglio fare altri commenti sulla vita privata di Rooney. Ovviamente gli ho parlato e mi ha detto che è a disposizione e vuole giocare. E giocherà». Anche perché in questa delicata fase di ricostruzione la nazionale inglese ha bisogno di talento e certezze per ritrovarsi. Un processo di espiazione, dopo il clamoroso fallimento mondiale, che richiederà più di una vittoria, pur larga e incoraggiante, come quella ottenuta contro la Bulgaria venerdì scorso.
«Il mio obiettivo è la qualificazione ai prossimi europei - ha detto Capello -. E per arrivarci dobbiamo superare il girone. Come minimo dobbiamo pareggiare in trasferta». Non sono previsti grandi cambiamenti, né tattici né di uomini, rispetto alla squadra scesa in campo a Wembley. In attacco, dunque, fiducia obbligata a Rooney e soprattutto a Jermain Defoe, reduce dalla sua prima tripletta in nazionale.
Un assist all’attaccante del Manchester United è arrivato dal capitano dei Tre Leoni, Steven Gerrard: «Giocare partite importanti può aiutare a superare certe situazioni personali. Conosco Wayne da tanti anni e sono sicuro che disputerà una grande partita».


Sesso proibito e ricerca di una via di redenzione: più che una nazionale di calcio quest’Inghilterra vietata ai minori - ovunque accompagnata da scoop pruriginosi - assomiglia ormai sempre più a un romanzo di Ian McEwan.

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