«Cosa vuoi che sia?» deve essersi detto ieri Valentino Rossi. «Sto un po più attento del solito, stringo i denti e il gioco è fatto». Tra il dire e il derapare però cè di mezzo il mare, per fortuna nel caso di Rossi è un mare di talento. Così, a sole sei settimane dal grave infortunio del Mugello, la MotoGp ha ritrovato il suo re. Mentre la maggior parte degli addetti ai lavori ancora si chiedeva se fosse giusto un rientro così affrettato, la Yamaha numero 46 aveva già riacceso il motore pronta a sfrecciare sul tracciato tedesco del Sachsenring per le prime prove libere del gran premio che si disputa domani. Un primo stint di sette giri per ritrovare confidenza con la moto poi pian piano una guida sempre più sciolta e tranquilla, mai al limite, in totale ventinove giri nei quali Valentino ha anche centrato un buon settimo tempo a due centesimi dal compagno di squadra Lorenzo. Fin troppo cattivo affermare che tra il Dottore convalescente e il miglior Jorge versione MotoGp ci siano solo venti millesimi. Ma è indubbio che la sessione di ieri ha confermato agli scettici che tornare così presto non è stato un azzardo: nello sport contano i fatti e Valentino ha dimostrato che anche con un pezzo di metallo lungo quasi trenta centimetri nella gamba si può dare spettacolo. «Sono veramente felice, soprattutto perché sono molto più agile sulla moto rispetto a quanto lo ero nei test. Sono settimo ma posso migliorare», ha detto Rossi.
Le libere di ieri, dominate da Pedrosa e con un intero schieramento racchiuso in un secondo e mezzo (grazie soprattutto alla dipartita dei collaudatori) sono di fatto passate in secondo piano: nel paddock tutte le telecamere e tutti gli occhi erano puntati sul box Yamaha. Rossi, che gira ancora in stampelle, ha atteso qualche minuto prima di entrare in pista. Poi ha indossato la tuta (arricchita da uno speciale stivale destro rinforzato), evitando per evidenti motivi di accucciarsi a fianco della moto come suo solito, è tornato in sella alla M1 ed è ripartito. Come se il tempo non si fosse mai fermato. Valentino ha girato per lintera sessione senza assumere antidolorifici in modo da testare al meglio la forma fisica e per questo a fine test si è detto un po provato: «Avverto dolore alla gamba e alla caviglia ma non va così male anche perché la spalla non mi dà problemi. Mi sento bene e questo tracciato mi aiuta, visto che molte curve sono a sinistra». Laccoglienza dei rivali? «Buona, Pedrosa era contento. Anche Jorge e Stoner credo siano stati felici». In realtà Lorenzo a ogni domanda sul compagno-rivale ha risposto «Prego, la prossima»: insomma, tutto come prima dellincidente.
I veri problemi comunque, e Rossi lo sa, cominciano oggi con le qualifiche: il meteo prevede pioggia e guidare in condizioni difficili alza ancora lasticella del rischio. «Adesso aspettiamo di vedere domani (oggi, ndr) mattina come sta la gamba, se sta bene o se ci saranno problemi. Limportante è che non cada, non posso permettermelo. La gara? Penso di poter arrivare entro i primi cinque» la dichiarazione dintenti di Rossi sul weekend. Per adesso va bene così. Contenta la Yamaha, contenta la Dorna (Rossi ha rivelato che Ezpeleta lo ha chiamato due volte chiedendogli sempre «Quando torni?»), contenti gli organizzatori del gp di Germania presto trasformatosi in un evento.
Rossi riparte bene: subito dietro Lorenzo cè ancora il Dottore
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