Cè il duello, ci sono le moto come armi, le alleanze e i sospetti. E cè un uomo un po killer e un po fenomeno che si addentra nel canyon senza vie di fuga. Il rush finale del motomondiale assomiglia sempre più a un far west e Valentino pare il vecchio cowboy killer che per anni ha mietuto vittime in pista. Lorenzo sembra invece il giovane che ne vuole la pelle e la ricca borsa zeppa di verdoni. Non manca nulla, neppure i sospetti del vecchio che teme qualche imboscata e tiene docchio un paio di potenziali alleati di Lorenzo, gente ambiziosa che potrebbe impallinare il vecchio cowboy se solo potesse o volesse.
«Non voglio», fa capire Daniel Pedrosa, in quel di Phillip Island, Melbourne, Australia, casa Stoner. «Voglio essere sicuro del mio terzo posto in classifica e ho dietro Casey a soli 3 punti» precisa per far capire che non ha alcuna intenzione di aiutare o luno o laltro. «Preferisco non rispondere» è invece il verbo di Stoner, laltro potenziale alleato di Lorenzo. «E questa», sottolinea Valentino, «è già una risposta... In fondo, se avesse voluto comunicare la propria neutralità, avrebbe usato altre parole».
Dunque, occhio a non affacciarsi, visto che sibileranno proiettili. Perché il vecchio killer del mondiale venderà cara la pelle, e così farà il giovane pretendente aiutato - teme Rossi - dallaltro giovane che non si schierato a parole ma certamente è schierato contro Valentino da anni, dai duelli vinti nel 2007 e dalla beffa subita a Laguna Seca nel 2008.
Allitaliano basterebbe concludere tre volte al secondo posto, e con i suoi 18 punti di vantaggio sarebbe campione del mondo, «ma è sempre difficile che si realizzino i risultati che ti fanno comodo... per cui dovrò solo attaccare... cè poco da dire, il clima è molto caldo, il più caldo dellanno» e non si riferisce certamente al meteo visto che in Australia è inverno. E visto che Vale è un killer delle piste, duro, ma schietto, nelle prime libere si è messo tutti dietro, il rivale e il suo potenziale alleato. Perché Stoner era solo secondo e scocciato, Pedrosa terzo e Lorenzo sesto a dar la colpa alla cena indigesta.
Però siamo solo allimbocco del Gran canyon, quando si misurano le forze, quando si prepara la battaglia che - causa fuso orario (più dieci ore rispetto allItalia) - andrà in scena mentre facciamo nanna. Nel frattempo, killer Vale si tutela, spinge e cerca di scacciare il fantasma di Valencia 2006, quando il mondiale volò via allultimo e dove potrebbe concludersi anche questo campionato. Per questo preferirebbe risolvere la questione mondiale prima della Spagna, circuito odiato, circuito di casa Lorenzo. In Australia la matematica dice no, ma in Malesia, domenica prossima, si potrebbe chiudere la pratica, tanto più su pista amatissima dal Dottore killer del motomondo. «Penso sia difficile riuscirci lì, temo dovrò giocarmela proprio a Valencia, dove non ho buoni ricordi...», ammette però Rossi.
Qualcuno dice che il cowboy killer, una volta sopravvissuto allimboscata nel Grand canyon, potrebbe regolare i conti e cambiare cavallo: passando dalla Yamaha alla Ducati di Stoner. Coabitazione praticamente impossibile, per cui sarebbe difficile vedere litaliano accanto allaustraliano. Ma sulle voci è lo stesso Valentino a chiudere lì nel modo schietto di cui si è già detto: «Non ne capisco il motivo. È impossibile che io corra con la Ducati nella prossima stagione.
IL GP IN TV
Su Italia 1 e Premium, ore 3,50 la 125; alle 5,15 la 250; alle 7 la MotoGp. Su Italia 1 replica 125 alle 10, 250 alle 11, MotoGp alle 14.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.