Il Rotary entra nel «cuore di Genova»

«Rilanciare l'associazionismo con entusiasmo e spirito propositivo attraverso iniziative che migliorino la qualità della vita nel Centro Storico». Un’azione comune quella degli undici Rotary Club genovesi, che guardano ancora una volta alla città con il progetto «nel Cuore di Genova». Quattro iniziative mirate - presentate ieri mattina insieme al presidente del consiglio comunale di Genova Giorgio Guerello - condivise con altre associazioni del Centro Storico a favore di famiglie bisognose, italiane e straniere. «Progetti come quelli dei Rotary club suppliscono, migliorano e integrano quei servizi che andranno sempre più a calare - dichiara Guerello -. Serve solidarietà e unità. E proprio in questa prospettiva è entrata in gioco una delle forze più nobili della nostra città, il Rotary, che opera attraverso contributi concreti in termini di socialità integrativa. Il Rotary ha sempre dimostrato una grande attenzione verso la città, condividendo con l'amministrazione intenti e finalità. L'augurio che anche altre realtà associative e di volontariato seguano l'esempio».
Il comune denominatore che lega gli interventi degli undici club genovesi è la salute, l'alimentazione, l'alfabetizzazione e la difesa del territorio. Si tratta di attività di servizio sociale e culturale svolte attraverso interventi nel punto d'Emergenza Prè, gestito dalla Caritas, che cura famiglie e bambini non coperti da assistenza sanitaria pubblica; ci sono poi gli interventi per la «Stiva Bottega Solidale» che assicureranno alle famiglie bisognose la fornitura di generi alimentari; verranno allacciati contatti con imprenditori rotariani e si provvederà ad aiutare i volontari dell'associazione di San Marcellino e la parrocchia di San Siro. Il laboratorio di «Alfabetizzazione» attivato nella scuola elementare Garaventa del Centro Storico è rivolto al sostegno per la conoscenza della lingua italiana di alunni stranieri iscritti a scuola; scopo dell'iniziativa è quello di educare per migliorare l'integrazione, superando così i problemi legati alla lingua.
La difesa del territorio si esprime invece attraverso il restauro di una parte degli affreschi medievali e della Cantoria della chiesa di Nostra Signora del Carmine. Precedenti finanziamenti sono serviti per il restauro a Staglieno della tomba dello scrittore del monumento dei Mille a Quarto Eugenio Baroni; per il progetto «ScuolAmica», il Rotary Club Genova Nord Ovest ha infatti provveduto alla fornitura di materiale didattico, e agli arredi dell'attuale «Scuola della Pace» nei locali della parrocchia di San Giovanni Battista a Begato, e sostenuto l'attività dell'associazione Anffas di Mignanego che si occupa della tutela dei diritti di persone con disabilità intellettive e relazionale. «Il Rotary - spiega Francesco Tommasinelli, presidente del primo club genovese, fondato nel 1924 - è anche programmi e progetti di servizio come la fame, la sete, la Polio Plus, l'educazione nelle scuole, la Talassemia in Marocco a fianco dell'ospedale Galliera o la lotta contro l'Aids». Lavoro premiato da un recente studio del Financial Time sulle organizzazioni non governative, che classifica il Rotary International tra le prime cinque fra 550 in tutto il mondo per efficienza nella gestione, solidità negli investimenti e controllo dei programmi. «Programmi che non devono durare più di quattro anni - aggiunge Luigi De Concilio, presidente commissione pubbliche relazioni del Rotary per la Liguria, Piemonte e Val D'Aosta -. Lì dove si può pescare, noi cerchiamo di insegnare a pescare, non portiamo solo soldi.

Siamo un'associazione di imprenditori e professionisti, che prestano servizio umanitario, che incoraggiano al rispetto dei principi etici nell'esercizio di ogni professione». Con il progetto «Nel Cuore di Genova» si porta avanti uno dei messaggi chiave del Rotary: «Genova è bella, ma per farla rimanere tale dobbiamo preservarla».

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