Il Rotary fa pace con Musso: «Siamo diversi dal consiglio comunale. Noi ci rendiamo utili»

Pace fatta, a tavola, fra Rotary Club ed Enrico Musso, già candidato sindaco del centrodestra contro Marta Vincenzi. Lui, il buon Enrico, rimasto vittima incolpevole della sindrome-Sala rossa (sintomi: frustrazione da inconcludenza), s’era lasciato scappare una considerazione che ai rotariani genovesi è sembrata non politically correct. Aveva dichiarato Musso: «Fare il consigliere così ha poco senso. Pare di essere al Rotary...». Da qui, la bonaria protesta degli epigoni genovesi dell’associazione internazionale che raggruppa oggi nel mondo oltre un milione e 200mila aderenti e si dedica ad attività filantropiche e di servizio sociale. E proprio per illustrare a Musso le attività rotariane - tutt’altro che simili all’inconcludenza del consiglio comunale - Donatella Mascìa, ingegnere e presidente del Rotary Golfo di Genova ha invitato Musso ieri sera a una «conviviale», invito prontamente e cordialmente accettato.

«Siamo una ruota che ne muove tante altre - ha spiegato fra l’altro Mascia -. Sì, organizziamo cene, ma non solo per noi stessi. È il piacere di stare insieme per rendersi utili, donare competenza, tempo, disponibilità. Magari il consiglio comunale fosse come il nostro Club...».

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