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Ruby, niente sospensione per il Cav

A Milano, nella grande aula d'assise occupata dal tribunale, riprende il processo numero 26 nei confronti di Berlusconi. La difesa chiede lo stop: "Attendere la sentenza della Consulta". I punti controversi. Leggi la diretta dei nostri cronisti Luca Fazzo e Enrico Lagattolla

Ruby, niente sospensione per il Cav

16:46 L'udienza è finita. Il processo a carico di Berlusconi viene rinviato, dopo una faticosa trattativa tra giudici e difensori, a sabato 21 ottobre. Per la Procura la giornata si chiude con un successo su tutta la linea del . L'udienza preliminare a carico di Emilio Fede, Nicole Minetti e Lele Mora, accusati di avere portato le ragazze alle feste di Arcore, termina con il rinvio a giudizio dei tre imputati, mentre il processo a carico di Silvio Berlusconi supera anche gli ultimi ostacoli preliminari, come la richiesta di sospensione avanzata dalle difese, e si prepara ad entrare nel vivo.

16:34 Dopo il pm, ha preso la parola Niccolò Ghedini, uno dei legali di Berlusconi, che ha depositato la lista dei testimoni della difesa. Ghedini ha annunciato che intende contestare i criteri con cui la Procura ha individuato le "celle", ovvero le località in cui sono state effettuate le telefonate intercettate. Per quanto riguarda le feste ad Arcore, Ghedini ha annunciato che la difesa del capo del governo intende dimostrare che "non sono stati compiuti atti sessuali, non ci sono stati tutti gli iincontri indicati ma molto di meno, non c'è stato nessun pagamento di denaro o altra utilità in cambio delle prestazioni sessuali, e che comunque c'era la inconsapevolezza della minore età" di Kharima el Mahroug. Per quanto accaduto nella notte del 28 giugno 2010, quando Kharima venne rilasciata dalla questura di Milano dopo essere stata fermata, Ghedini intende dimostrare che modalità analoghe di affido di minorenni erano state seguite in numerosi casi analoghi: anche su indicazione dello stesso pm che si occupò di "Ruby" quella notte, ovvero la dottoressa Annamaria Fiorillo.

16:23 La Boccassini chiede che Silvio Berlusconi venga interrogato in aula nel corso del processo a suo carico per il "Rubygate". Interrogatorio chiesto anche per Emilio Fede, Lele Mora e Nicole Minetti che oggi sono stati rinviati a giudizio per la stessa vicenda.

15:55 Respinta anche la questione di legittimità costituzionale avanzata da Ghedini e Longo, e dichiarata dai giudici "manifestamente infondata". Il tribunale ha quindi dato la parola alla Boccassini che sta illustrando l'elenco delle prove che la Procura intende utilizzare per dimostrare la colpevolezza del presidente del Consiglio, imputato di concussione e di utilizzo della prostituzione minorile. Tra queste, anche una consistente quantità di intercettazioni telefoniche.

15:50 Non si ferma il processo a Silvio Berlusconi per il "Rubygate": respingendo la richiesta avanzata dai difensori del presidente del Consiglio, il tribunale di Milano ha rifiutato di congelare le udienze in attesa della decisione della Corte Costituzionale, che dal prossimo 7 febbraio esaminerà il conflitto di attribuzioni tra i poteri dello Stato sollevato dalla Camera dei deputati contro la Procura di Milano. La Camera, come è noto, sostiene che il reato più grave contestato al Cavaliere, quello di concussione, è di competenza del tribunale dei ministri e non del tribunale ordinario. I legali del premier chiedevano che fino al giudizio della Consulta le udienze si fermassero. Ma il tribunale, dopo una lunga camera di consiglio, ha dato ragione al pm Ilda Boccassini: si va avanti.

15:17 Il giudice Domanico, nel decreto che dispone il processo per Fede, Minetti e Mora ha anche sposttao il luogo iniziale in cui si sarebbe consumato il reato. Finora nei capi di imputazione la Procura aveva indicato come data iniziale il "settembre 2009 in Messina", ovvero il concorso di bellezza cui partecipò "Ruby" e in cui Fede figurava tra i giurati. Secondo la Domanico, invece, la induzione alla prostituzione sarebbe iniziata a Milano nel dicembre 2010.

15:13 Particolarmente stretti i tempi che il tribunale di Milano ha stabilito per il processo a Fede, Minetti e Mora: tra la conclusione dell'udienza preliminare, avvenuta oggi, e l'inizio del processo passerà poco più di un mese e mezzo, un record assoluto per i tempi della giustizia milanese, considerato anche che nel processo non vi sono detenuti e non vi sono rischi di prescrizione

15:10 Il giudice ha accolto la richiesta di costituzione di parte civile di Ambra e Chiara, le due amiche che sostengono di essere state indotte a partecipare al rito del "bunga bunga". "Siamo soddisfatte, il processo accerterà la verità", dichiarano le due ragazze. Il difensore di Lele Mora, Luca Giuliante, non sembra colto alla sprovvista dalla decisione: "Tutto come previsto".

15:05 Emilio Fede, Nicole Minetti e Lele Mora sono stati rinviati a giudizio per induzione della prostituzione e della prostituzione minorile per la vicenda del Rubygate. Il giudice preliminare Maria Grazia Domanico, accogliendo le richieste della Procura, ha disposto il processo che inizierà il prossimo 21 novembre.

13:00 Tarda ad uscire dalla camera di consiglio il tribunale che deve decidere sulla sospensione del processo a Berlusconi, chiesta dai difensori del premier in attesa della sentenza della Corte Costituzionale. La lettura dell'ordinanza era annunciata per le 12,15 ma il collegio presieduto da Giulia Turri sta ancora discutendo sull'istanza dei legali. Nell'aula al terzo piano del tribunale il procuratore aggiunto Ilda Boccassini inganna l'attesa chiacchierando fitto e cordialmente con Nicolò Ghedini e gli altri componenti dello staff difensivo del capo del governo.

12:30 Si è conclusa l'udienza preliminare a carico di Emilio Fede, Nicole Minetti e Lele Mora. Il giudice Maria Grazia Domanico ha respinto la rchiesta di trascrivere integralmente tutte le interettazioni telefoniche effetuate nel corso delle indagini, avanzata dai difensori degli imputati. Il giudice a questo punto si è ritirata in camerra di consiglio per la decisione cruciale, quella sulla richiesta di rinvio a giudizio dei tre imputati per induzione alla prostituzione e alla prostituzione minorile, presentata dalla Procura della Repubblica. Il giudice annuncerà la sua decisione alle 14,30.

10:41 Ilda Boccassini si oppone alla sospensione del processo chiesta dagli avvocati del Presidente del Consiglio. Dice il procuratore aggiunto della Repubblica: "Quanto chiesto dagli avvocati non è previsto dal codice di procedura penale. La rapidità del processo ci viene imposta dalla Costituzione che parla di un principio sacrosanto, la presunzione di non colpevolezza, e della necessità di arrivare alla conclusione del processo in tempi ragionevolmente brevi. E mai in un'aula di tribunale potrebbe entrare il concetto di opportunità politica". La Boccassini si oppone anche alla eccezione di costituzionalità. Il tribunale si ritira per decidere sulla sospensione "per almeno un'ora e mezza".

10:26 "Se il tribunale non riterrà di sospendere questo processo, chiederemo che venga dichiarata la incostituzionalità degli articoli 30 e 479 del codice penale nella parte in cui non prevedono l'obbligatorietà della sospensione del processo a carico di un ministro nel caso in cui venga sollevato conflitto di attribuzioni tra poteri dello Stato". Lo ha detto Piero Longo spiegando l'istanza della difesa di Berlusconi di congelare il processo Ruby in attesa della decisione della Corte Costituzionale. In caso contario "si lascerebbe spazio all'arbitrio del giudice rispetto a un altro potere dello Stato. Il Parlamento non avrebbe nessuna tutela delle sue prerogative. Il popolo attraverso i suoi parlamentari ha dichiarato una realtà e questa sua decisione sarebbe trattata in 'non cale' dal giudice, con una prrentoria affermazione di superiorità".

10:17 "Se ci sarà il rinvio a giudizio ci costituiremo parte civile nei confronti degli imputati": lo ha detto l'avvocato di Imane Fadil a margine della udienza preliminare a carico di Nicole Minetti, Emilio Fede e Lele Mora, accusati di induzione alla prostituzione nell'ambito del "Rubygate".

10:04 "Sono qui per guardare in faccia chi mi ha dato della bugiarda": così la marocchina Imane Fadil si è rivolta ai giornalisti davanti all'aula dove si tiene l'udienza preliminare a carico di Minetti (unica presente, in tailleur scuro), Fede e Mora. Imane Fadil sostiene di avere partecipato alle feste a casa del premier ad Arcore. Presenti in aula anche Ambra e Chiara, le due giovani piemontesi che raccontano anch'esse di avere partecipato alle serate del "bunga bunga".

10:01 Inizia l'udienza a carico di Berlusconi. Ghedini deposita una missiva di Berlusconi che spiega di essere assente per motivi di governo ma non si oppone alla prosecuzione dell'udienza. Prende la parola l'avvocato Longo per "una questione preliminare". La difesa di Berlusconi chiede di sospendere il processo in attesa che la Corte Costituzionale si pronunci sul conflitto di attribuzioni tra Procura di Milano e Camera dei deputati sul reato di concussione contestato al presidente del Consiglio. Si tratta del reato che secondo la Camera dovrebbe essere giudicato dal tribunale dei ministri e non dal tribunale ordinario. La Corte Costituzionale ha fissato, per dirimere lo scontro tra Procura e Camera, una udienza il prossimo 7 febbraio. "E' un conflitto la cui risoluzione è pregiudiziale, se la decisione sarà che non spettava al pubblico ministero e al giudice delle indagini preliminari condurre questo processo, questo tribunale non potrà più andare avanti". Longo produce due pareri "pro veritate" di due docenti universitari che sostengono l'opportunità di sospendere il processo in attesa della decisione della Consulta.

9:44 Al settimo piano è arrivata la consigliera regionale Nicole Minetti, unica degli indagati presente oggi a Palazzo di giustizia. All'udienza preliminare l'accusa è sostenuta dai pm Pietro Frno e Antonio Sangermano, mentre nell'aula al terzo piano dove si processa Berlusconi è appena entrata il procuratore aggiunto Ilda Boccassini.

9:41 Sono già in aula i legali del premier, Nicolò Ghedini e Piero Longo. Al settimo piano si prepara a cominciare l'udienza preliminare per la stessa vicenda a carico d iNicole Minetti, Emilio Fede e Lele Mora.

9:38 Stessa aula per due processi. L'udienza a carico di Silvio Berlusconi per l'affare Ruby è stata fissata in un'aula già occupata da un'udienza con cinquanta imputati per traffico di droga.

Il processo al premier è costretto a traslocare dall'aula principale nella piccola aula della prima sezione penale, al terzo piano del tribunale.

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