Rugby e arti marziali in cattedra Il liceo sportivo al fischio d’inizio

RomaConto alla rovescia per il liceo sportivo. In concreto uno scientifico senza latino e storia dell’arte, sostituiti da un potenziamento delle discipline sportive teoriche e pratiche. Il ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo, garantisce che sarà pienamente operativo dall’anno scolastico 2013-2014. Profumo quindi conferma la volontà di proseguire il cammino delle riforme intrapreso dal governo Berlusconi con il ministro Mariastella Gelmini. Nel riordino degli istituti superiori che ha cancellato quasi 400 indirizzi sperimentali la Gelmini infatti decise di «salvare» quello sportivo. A convincerla l’ex campionessa olimpica di fondo, Manuela Di Centa, eletta alla Camera con il Pdl.
«So che il ministro Profumo si sta adoperando per accelerare l’avvio del liceo - racconta la Di Centa - Un’iniziativa in linea con quanto ci aveva chiesto l’Europa: offrire nuove e diverse opportunità di lavoro ai giovani anche nel settore dello sport». La Di Centa sottolinea come con questo tipo di formazione si aprano le porte di tante carriere: dirigente sportivo, addetto al marketing di grandi eventi, avvocato specializzato in diritto sportivo. Non soltanto quella di atleta.
Lo schema di regolamento del liceo sportivo, approvato lo scorso settembre, sta completando l’iter di approvazione che richiede i pareri delle Regioni, del Consiglio di Stato e delle competenti commissioni parlamentari.
Il liceo sportivo non sarà un indirizzo indipendente ma verrà incardinato nel liceo scientifico, come spiega lo stesso Profumo. «Sarà un’articolazione dello scientifico - spiega il ministro - e prevederà un incremento delle ore di educazione fisica e delle discipline connesse alla gestione del fenomeno sportivo».
Alcuni istituti comunque hanno già avviato negli anni scorsi corsi di studio con l’indirizzo sportivo. Tante le discipline sportive offerte: dal rugby alle arti marziali, dal canottaggio allo sci e alla vela. Inoltre, precisa Profumo, «è già in corso una sperimentazione per alunni-atleti che per periodi lunghi non possono frequentare le lezioni perché impegnati nella gare». Per gli atleti vengono stipulati accordi con le scuole in modo da permettere loro di seguire le lezioni a distanza e non restare indietro negli studi.
Lo scientifico ad indirizzo sportivo potrebbe in effetti raccogliere entusiastiche adesioni da parte dei ragazzi perché vede l’eliminazione di una delle materie più indigeste: il latino oltre a storia dell’arte. Prevista anche una diminuzione delle ore di filosofia.
Nel primo biennio (27 ore settimanali) si prevedono 3 ore in più di discipline sportive, un’ora in più di scienze motorie e un’ora in più di scienze naturali. Nei successivi tre anni (30 ore settimanali) previste 3 ore di diritto ed economia dello sport, 2 ore di discipline sportive e un’ora di scienze motorie.

Previste convenzioni con i comitati regionali del Coni e del Cip, il Comitato paralimpico visto che ovviamente il liceo sportivo sarà aperto a tutti senza prove di accesso. A livello nazionale dovrebbero aprire circa duecento sezioni e al momento ci sono 60 milioni di euro per finanziare le ore aggiuntive dedicate alle discipline sportive.

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