Il ruolo di «anti Marta» spetta a Campora

Hanno votato a scrutinio segreto dopo aver ascoltato i discorsi dei due candidati: nessuno scontro verbale, solo un pacato confronto. I consiglieri comunali del Popolo della Libertà hanno scelto il nuovo capogruppo (che sostituisce Raffaella Della Bianca) ieri mattina eleggendo Matteo Campora che avrebbe vinto per 8 preferenze contro le 6 dell’altro candidato Beppe Costa. «Avrebbe» perché anche il risultato dello scrutinio è stato coperto dal segreto perché alla fine si deve essere tutti uniti: una voce sola. «È stato un confronto franco e leale ed è stato davvero difficile individuare uno dei due. Avrei preferito essere assente perché negare il voto ad uno dei candidati è stato difficile» commenta Stefano Balleri e sulla stessa linea d’onda si è espresso Aldo Praticò che continuerà ad occupare il posto di vice capogruppo insieme a Valter Centanaro: «Speriamo di collaborare bene con una persona giovane e brillante come Campora. Diciamo che si sono confrontati due modelli differenti: da una parte un giovane come Campora, dall’altra un vecchio “volpone” della politica come Costa».
All’incontro hanno partecipato anche i coordinatori metropolitani Gianfranco Gadolla e Roberto Cassinelli e quattordici dei sedici eletti a palazzo Tursi. Unici assenti giustificati Remo Viazzi e Lilli Lauro. C’era anche il senatore Enrico Musso, «al quale chiedere di essere il più presente possibile compatibilmente con la sua attività parlamentare» detta le linee il neo capogruppo Matteo Campora.
Campora, 39 anni, ha fatto il suo esordio in sala rossa nel 2007 eletto in Forza Italia dopo una doppia esperienza in circoscrizione Bassa Valbisagno. Avvocato libero professionista è stato anche vice coordinatore cittadino di Forza Italia e presidente della società operaia cattolica Santa Margherita di Boccadasse. «Voglio dare più spazio ai singoli consiglieri, ognuno per le specifiche competenze per sfruttare il materiale umano al meglio - racconta il capogruppo -. Cercheremo di fare opposizione in assemblea ma di spostarci anche in strada, nelle piazze. Vogliamo e dobbiamo essere più presenti in città nelle assemblee pubbliche come là dove vengono individuati problemi che la giunta Vincenzi è incapace a risolvere». Campora non farà lo speaker del Pdl ma in aula si alternerà negli interventi con i colleghi e cercherà anche di curare meglio il rapporto con i gruppi Pdl nei Municipi.


Non si perde di vista il 2012, e se Campora non si fa scappare il nome di Enrico Musso come candidato sindaco ideale fa sapere «che Musso deve coinvolgere il gruppo nelle sue iniziative per la città: si confronti di più con noi».

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