Il ruolo della matematica e della scienza in un carteggio inedito di Giovanni Gentile

Il ruolo della matematica e della cultura scientifica in Italia a cavallo delle due guerre, raccontato attraverso le lettere tra il filosofo Giovanni Gentile, ideologo del fascismo, e i principali matematici italiani. È l’argomento al centro della conferenza che Pietro Nastasi, docente di Storia delle matematiche all’Università di Palermo, terrà al Centro di ricerca matematica Ennio De Giorgi della Scuola Normale Superiore di Pisa giovedì alle 21. Il carteggio fra Gentile e i matematici copre sostanzialmente il periodo che va dalla fine della prima guerra fino alla morte del filosofo il 15 aprile 1944.

In particolare Nastasi leggerà una corrispondenza inedita tra Gentile e Roberto Marcolongo, professore di Meccanica razionale all’Università di Napoli dal 1908 al 1935, autore di circa 250 lavori prevalentemente di Meccanica, uno dei matematici più importanti che aderì apertamente al fascismo. Pietro Nastasi è anche autore, con Angelo Guerraggio, del volume Gentile e i matematici italiani. Lettere 1907-1943 (Boringhieri, Torino, 1993).

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