Milano - Tra ciuchi, asini, ciucci e pernacchie la campagna elettorale si avvia alla fine. E nelle ultime ore i toni si accendono, come è ovvio quando si avvicina il momento di mettere la croce sulla scheda. «Se ci sarà il sorpasso sono pronto a mangiare un asino vivo e non sarà un asino leghista, ma un ciuccio sardo» si lancia al combattimento il coordinatore del Pdl, Ignazio La Russa, deciso a contenere le mire espansionistiche di Umberto Bossi.
Il Senatùr non usa parole per rispondere. Un eloquente «prrrrrr....» basta a chiudere la questione con il ministro della Difesa, abituato a lanciarsi in scommesse eccentriche quando arrivano le disfide ai seggi. Sul palco del comizio milanese Bossi scherza con Roberto Formigoni: «È il ciuco, la bestia da soma, taglierà gli sprechi».
Il leader della Lega chiude la campagna elettorale del presidente della Lombardia, Roberto Formigoni, con un comizio a Milano in Largo Cairoli, sullo sfondo del Castello Sforzesco. Lascia intendere di sentirsi molto avanti nei sondaggi. Sorpasso? Bossi non si fa pregare per alzare il tiro: «In Piemonte e in Veneto vinciamo, in Lombardia ve lo diremo tra quarantotto ore». Schermaglie da alleati in competizione per l’ultimo voto e per galvanizzare i suoi il Senatùr arriva a rivendicare un sindaco leghista per Milano: «Se prendiamo tanti voti sarà Berlusconi a darcelo».
Uno scenario da paura per militanti ed elettori del Pdl, nonostante i grandi abbracci tra il governatore della Lombardia e Umberto Bossi. La Russa osserva che «la competizione può essere positiva, soprattutto in regioni dove la sinistra non è pervenuta, ma deve essere leale e per conquistare voti esterni al centrodestra piuttosto che una qualche «gara di piccolo cabotaggio». Giancarlo Giorgetti, segretario della Lega lombarda, anche lui al comizio milanese, non sembra dello stesso avviso: «Formigoni e Berlusconi, dovete ringraziare la Lega perché sono le idee della Lega quelle che piacciono alla gente e fanno vincere».
Formigoni fa buon viso a cattivo gioco. Esclude sorpassi («siamo e restiamo il primo partito della Lombardia»), cerca di minimizzare, punta sulle cose che uniscono: «Sono dieci anni che governiamo la Lombardia insieme, noi e la Lega. Abbiamo fatto cose straordinarie perché abbiamo una alleanza solida. Bossi e Berlusconi sono grandi amici che lavorano sempre insieme e insieme metteremo le ali alla Lombardia».
Al centro dell’attenzione le politiche a cui è più legata l’attività di Formigoni: «Abbiamo ottenuto grandi risultati per la sanità e per la scuola e la famiglia, quella tradizionale tra uomo e donna, l’unica possibile, sarà al centro delle nostre politiche. Lavoreremo anche per il lavoro e per l’economia e torneremo a far volare anche gli aeroporti, Malpensa dopo che è stata abbandonata da Alitalia sta tornando a volare».
Bossi è determinato ad andare alla conta e invita i suoi a mettere la croce solo sul simbolo della Lega («tanto il voto va a Formigoni in automatico...»), con l’obiettivo neanche troppo nascosto di guadagnare azioni elettorali da spendere al governo e nella conquista degli assessorati. «La Lega va a vincere» insiste il Senatùr.
La Russa spiega che è solo un modo per portare a votare i militanti lumbard e usa toni tra l’ironia e il sarcasmo: «A sentire la parola sorpasso mi viene da ridere. L’unico che ho in mente è il film di Dino Risi, dove la macchina del sorpasso è finita nel burrone. Io mi auguro che la Lega non faccia così o come il Milan che alcuni giornali e trasmissioni sportive davano in sorpasso sull’Inter. Credo che facciano bene a dimenticarsi quel termine».
Nel tentativo di catturare preferenze, Bossi insiste anche sul tema dei valori più tradizionali: «Chi vota lega vota per una famiglia naturale tra un uomo e una donna, ci mancano solo le famiglie orizzontali e oblique. Sono diventato amico di Berlusconi proprio per questo, per l’importanza che dà alla famiglia».
Poi, quando scende dal palco stringe mani, regala autografi e bacia con trasporto una grupie della Lega che lo aspetta avvinghiata alle transenne. «Umberto, sei tremendo» risponde la fan tra il sorpreso e il grato. Una campagna elettorale appassionata.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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