La Russa: «No al super assessore ma Maroni sarebbe una garanzia»

«Un nome forte anche per An? Non so, vedremo»

Chiara Campo

«Ciascuno deve fare un piccolo passo indietro». Consiglio che il coordinatore milanese e capogruppo alla Camera di Alleanza Nazionale, Ignazio La Russa, indirizza tanto al governatore Roberto Formigoni quanto alla Lega Nord per superare la crisi che ha investito la Regione Lombardia. «La richiesta del Carroccio di un superassessorato, che accorpi sanità e welfare, è stata esorbitante, l’ho fatto presente anche al segretario regionale della Lega Giancarlo Giorgetti». Ma La Russa, che sottolinea come il suo partito stia «lavorando per mettere insieme le diverse esigenze», ammette che «se Roberto Maroni davvero volesse assumere il ruolo di Alessandro Cè», l’assessore sospeso un mese da Formigoni, «e fosse disposto ad occuparsi della sola Sanità, la Lega avrebbe comunque la garanzia di una posizione forte in Regione, e con una personalità di spicco».
Non va dimenticato l’altro nodo del pettine. Con la richiesta del superassessorato a Maroni, il Carroccio di fatto ha chiesto la testa di Giancarlo Abelli, assessore alla Famiglia e Solidarietà sociale, fedelissimo di Formigoni che più volte, anche nei giorni scorsi, ha ribadito che l’ipotesi di «scaricarlo» non può essere in discussione. «Penso che con Maroni alla Sanità, anche Abelli potrebbe mantenere il suo ruolo - sostiene il coordinatore di An -, e sono molto fiducioso per una soluzione di questo genere. Ciò non toglie che, se mancasse l’accordo su questo punto, ci sarebbero assessorati ancora più importanti della Solidarietà sociali a cui potrebbe essere destinato Abelli».
Il capogruppo di An in Regione, Roberto Alboni, ieri ha candidato virtualmente anche lo stesso La Russa ad entrare nella giunta regionale, perché «se la Lombardia ha bisogno di figure di rilievo e occorrono persone che sappiano fare squadra, Ignazio non è secondo a nessuno». Ma il diretto interessato dice «grazie», e precisa, un po’ scherzosamente: «Se voglio andare al Pirellone, lo posso dire solo io». Non esclude, peraltro, che «con Maroni e Formigoni in Regione, due personalità di primo piano anche a livello nazionale, per An potrebbe aprirsi un problema, rischierebbe di ritrovarsi un po’ in ombra, la loro presenza potrebbe essere schiacciante. E potremmo pensare a inserire anche per Alleanza Nazionale una personalità più forte».

La Russa però precisa che An ha «la fortuna di avere la responsabilità su deleghe importanti (Industria, Agricoltura e vicepresidenza regionale, Giovani e Sport, ndr), e ho molta fiducia nella rappresentanza dei tre assessori competenti», cioè Massimo Corsaro, Viviana Beccalossi e Piergianni Prosperini. «Facciamo passare due o tre mesi, per vedere come si evolve la situazione - conclude -. D’altra parte, per cambiare dopo le politiche si fa sempre in tempo».

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