Roma - Il vicepresidente del Consiglio Francesco Rutelli parla del caso di Piergiorgio Welby, l'esponente radicale gravemente malato morto l'altro ieri, dopo che da tempo aveva chiesto il distacco del respiratore automatico che lo teneva in vita.
L'esponente della Margherita rompe, in questo modo, il silenzio della componente cattolica della maggioranza dopo il primo caso di eutanasia in Italia: "Ho un gran rispetto per una vicenda umana così dolorosa, e tuttavia ho la convinzione che comunque nessuno ha o dovrebbe avere il diritto di togliere la vita ad un'altra persona".
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