Roma

S. Cecilia Gran finale col Beethoven di Ughi

Gran finale della stagione di musica da Camera 2008-2009 di Santa Cecilia con l’ultimo concerto che Uto Ughi ha dedicato a Ludwig van Beethoven con le dieci Sonate per violino e pianoforte. Alla 20,30 Ughi si esibisce alla Sala Santa Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica assieme al pianista serbo Aleksandar Mazdar, strumentista affermato e rinomato docente al Conservatorio di Bruxelles e alla Hochschule di Berna. Le dieci Sonate per violino e pianoforte di Beethoven accompagnano le tre diverse fasi della vita del compositore, ovvero il fanciullo, l’uomo, il dio. Uto Ughi con il suo violino infiammerà il pubblico della Sala Santa Cecilia con la terza parte dell’integrale, la sonata n.9 in La maggiore (op. 47) «A Kreutzer». Straordinario violinista, Ughi è noto anche come divulgatore dell’arte musicale in tutto il mondo. Nella serata romana sarà accompagnato dai suoi preziosi strumenti: il Guarneri del Gesù del 1744 e lo Stradivari Kreutzer del 1701 appartenuto al celebre violinista al quale è dedicata questa sonata che chiuderà questo ciclo di concerti.
Uto Ughi è anche molto attento al sociale e alle esigenze del mondo della musica classica che «sta attraversando un periodo di profonda crisi in Italia». «Una volta qui c’era una rete concertistica capillare tenuta su con sacrificio, ora c’è il deserto - afferma -. La musica non ha mai sofferto di una crisi così vergognosa come in questo momento». «Il problema - continua Ughi - è che i teatri lirici in Italia sono oggi gestiti da gente senza discernimento e con un sistema clientelare. Gli enti lirici fanno la parte del leone togliendo spazio alla capillare diffusione della musica. I responsabili sono sempre di nomina politica - conclude il maestro dell’archetto- e la mediocrità viene premiata.

Per questo bisogna avere il coraggio di dire che le persone che ora amministrano la vita musicale sono inadeguate».

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