Il litorale romano si appresta a cambiare volto. Ieri il consiglio regionale ha approvato a larga maggioranza la proposta di legge sugli interventi di natura straordinaria destinati alla «riqualificazione urbanistico-ambientale e al risanamento igienico-sanitario oltre che paesaggistico» delle zone afflitte dalla morsa dellabusivismo edilizio. E i primi a beneficiarne saranno i Comuni di Aprilia, Anzio, Ardea, Nettuno e Pomezia, dove il fenomeno si è sviluppato fino al parossismo sotto la spinta delle organizzazioni malavitose.
Sostanzialmente si tratterà di opere di urbanizzazione primaria. Lassessore allUrbanistica Massimo Pompili sprizza soddisfazione: «È una legge innovativa, figlia di un moderno approccio al problema, che è fondata essenzialmente sulla cultura del recupero». Maggioranza e opposizione annuiscono: per una volta tutti (o quasi) appaiono daccordo. Da Bruno Prestagiovanni di An ai consiglieri regionali ds Domenico Di Resta e Giovanni Carapella che hanno definito la legge «un importante passo avanti verso il risanamento».
Il consigliere regionale azzurro Romolo Del Balzo ha però qualcosa da ridire: «Forza Italia non ha condiviso lidea diniziare dai comuni costieri, perciò ci siamo astenuti. Tuttavia è merito di un nostro emendamento se il testo, condivisibile comunque sia nello spirito e nelle finalità, è stato ricondotto a criteri di equità, dando al provvedimento, attraverso linserimento di quelle realtà che non erano state prese inizialmente in considerazione, valenza regionale e non locale». Al riguardo il consigliere regionale dei Socialisti riformisti Donato Robilotta prende la palla al balzo e chiede dinserire Guidonia e Civitavecchia negli ambiti territoriali dintervento.
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