Lorologio segna le diciannove quando il portavoce di Filippo Penati preannuncia una possibile crisi politica in Provincia di Milano. Tre ore dopo, è tutto rientrato. Ma resta una maggioranza sempre più traballante, con Rifondazione e Comunisti italian che impongono la linea. «O che per far passare le delibere del presidente Penati presentano un conto salato» chiosa Bruno Dapei, capogruppo di Forza Italia.
Virgolettato che sintetizza lo psicodramma andato in scena ieri a Palazzo Isimbardi, dove Penati pretendeva il voto sul progetto Cerba. Realizzazione di un centro scientifico e di cura - promosso dal professor Umberto Veronesi - che sorgerà in zona Ripamonti, nel territorio del parco agricolo sud Milano. «Grande opera che deve essere realizzata il primo possibile, coniugando interessi di scienza e ambiente» ricorda lassessore provinciale Bruna Brembilla. «Grande opera» che vede Provincia e Regione procedere in «piena sintonia» poiché con Cerba «si contribuisce a rilanciare il ruolo trainante e di innovazione della città di Milano».
Ma Rifondazione Comunista e Comunisti italiani si defilano e in aula annunciano il voto contrario alla delibera di giunta, mentre Sinistra democratica e Verdi fanno sapere che si asterranno. Richiesta di ritirare quindi la delibera. Ma Penati,in unaula silenziosa comunica che, comunque, si va al voto (...)
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