Cronaca locale

Sabato scattano i saldi, ogni milanese spenderà circa 170 euro

Una spesa media in calo rispetto all'anno scorso, ma con le svendite al via nel weekend Federmodamilano stima di incassare circa 480 milioni di euro complessivamente. La percentuale media di sconto sarà del 40%. E torna il codice «Saldi chiari».

Una spesa media per persona in lieve calo rispetto allo scorso anno: poco più di 170 euro. Un valore complessivo di 480 milioni di euro. É la stima di Federmodamilano (Confcommercio Milano) per i saldi estivi 2011 a Milano e provincia che prendono il via sabato 2 luglio sessanta giorni. La percentuale media di sconto sarà del 40 per cento. «L'andamento delle vendite in particolare nell'abbigliamento, resta difficile perché si è ridotto il budget disponibile dei consumatori - afferma il presidente Renato Borghi -. Dall'appuntamento con i saldi estivi 2011 ci aspettiamo una tenuta dei ricavi rispetto allo scorso anno e un parziale recupero di liquidità utile per le scadenze autunnali».
Con l'avvio delle svendite tornano a Milano anche i «Saldi chiari», la consolidata iniziativa promossa da Federmodamilano con Confcommercio ed in accordo con le associazioni dei consumatori. «Il codice di comportamento - ricorda Borghi - è stato realizzato a totale garanzia dei consumatori». Ricorda, in sintesi, che durante i saldi l'operatore commerciale non può rifiutare il pagamento con carta di credito. Che il dettagliante si impegna a sostituire, se possibile, o a rimborsare i capi acquistati che presentano gravi vizi occulti così come previsto dal Codice Civile. Qualora non fosse possibile la sostituzione per mancanza di capi o per mancato gradimento da parte del cliente, l'operatore rilascerà un buono acquisto di pari importo del prezzo pagato relativo ai capi da sostituire. Buono che il cliente dovrà spendere entro i successivi 120 giorni dall'emissione dello scontrino fiscale (che dev'essere presentato).

Se il costo per l'adattamento o la riparazione dei capi acquistati è a carico del cliente, il negoziante deve darne preventiva informazione.

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