Al gran ballo dei browser Web partecipa anche Apple. E lo fa, come da costume, con qualcosa di vagamente “geek", cioè da appassionato di Internet; altrimenti non recherebbe il marchio di fabbrica della Mela.
Stiamo parlando naturalmente del browser Safari. Beh, non proprio quello per i computer Apple, che è già in circolazione da un bel po' di tempo, ma la sua traduzione per Windows: Safari 3 ha debuttato da pochissimo come beta pubblica, raggiungendo - stando alle dichiarazioni di Apple - quota un milione di download in meno di quarantott'ore.
Safari per Windows, la cui versione definitiva è prevista per ottobre, promette mirabilie: per dirne una, sempre secondo Apple, «è il browser più veloce su ogni piattaforma». Altri punti salienti sono il blocco dei pop-up, il supporto alla navigazione per schede (i cosiddetti tab), la ricerca online, la possibilità di ritornare con un clic alla ricerca precedente ("SnapBack"), l'autocompletamento dei moduli, il ridimensionamento automatico dei campi di testo di ogni sito Web e la possibilità di rendere facilmente privata la navigazione.
Chiudono il quadro il supporto ai feed Rss, una interfaccia utente «che permette di focalizzarsi sul Web e non sul browser» e una gestione dei bookmark «che consente di organizzare i preferiti al pari della musica sotto iTunes».
Insomma, qualche novità sulla carta interessante in mezzo a funzioni ampiamente consolidate sui browser della concorrenza, pur considerando che la lista alla voce delle future novità è consistente.
A caccia di market share
Piuttosto, c'è da interrogarsi sul motivo che ha spinto Apple ad avventurarsi su piattaforma Windows. La spiegazione è semplice: volontà di aumentare la propria quota di mercato. Firefox ha dimostrato che l'egemonia di Internet Explorer è ancora fortissima, ma non inattaccabile, visto Firefox, il browser Web di Mozilla, si è ritagliato quasi il 15% delle preferenze degli utenti in poco più di due anni di esistenza. E, nelle stesse parole di Steve Jobs, «la versione Windows serve per aumentare la quota di mercato di Safari». Che, finora, è di circa il 5%.
Mentre gli analisti e gli appassionati iniziano a discutere del futuro di Safari per Windows (Sfonderà? Non sfonderà? Sarà sul serio così veloce? E la sicurezza?), chi vuole farsi un idea personale non ha che fare una cosa sola: provarlo. Intanto l'interesse degli esperti su Safari è quanto mai elevato: la notizia dell'ultima ora è che i ricercatori hanno già scoperto tre bachi del browser legati alla sicurezza e che Apple ha già provveduto al rilascio della versione 3.0.1 per correggerli.
Come a dire che i primi affinamenti sono già partiti, e che non resta altro che aspettare.
Senza dimenticare
una curiosità: il motore di rendering di Safari è quel Khtml che Apple ha preso in prestito da Kde per realizzare il proprio browser. Quindi, grazie ad Apple, c'è anche qualcosa di Linux (e non solo) che gira su Windows.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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