Salatto: «Fondi solo a chi assume 1 corsista su 4»

Concedere l’erogazione dei fondi comunitari destinati alla formazione professionale solo a quegli enti locali e alle realtà private che assumono «una quota pari al 25 per cento dei corsisti alla fine del processo formativo finanziato». A chiederlo, con un’interrogazione inoltrata alla Commissione europea, è stato l’europarlamentare Potito Salatto. «L’attuale contesto occupazionale - fa notare Salatto - evidenzia una crescente difficoltà per i giovani di trovare un adeguato e tempestivo inserimento nel mondo del lavoro. La Commissione, con uno stanziamento significativo di quasi 7 miliardi di euro per il periodo 2007-2013, ha dato attuazione al Programma approfondimento permanente, nei settori dell’istruzione, educazione e formazione professionale. Ma la conoscenza da sola non basta, bisogna garantire uno sbocco, insomma uno stipendio.

Per questo ho proposto che chi usufruisce dei fondi debba assumere almeno un corsista su quattro, premiando i più meritevoli». Tra i firmatari dell’interrogazione, oltre a Salatto, ci sono anche Licia Ronzulli, Alfredo Pallone e Alfredo Antoniozzi.

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