Saldi, verso la liberalizzazione Proposta di legge «bipartisan»

I saldi vanno sempre meno di moda. Da un lato sembra che il consumatore guardi il cartellino del prezzo decurtato con maggiore diffidenza (gli escamotage che alcuni commercianti adottano durante il mitico periodo degli sconti alla fine hanno messo i portafogli in guardia) mentre dall’altro le occasioni forse non appaiono vantaggiose come una volta. Così negli ultimi due anni i saldi hanno fatto registrare un preoccupante calo della domanda. Da qui ha preso spunto la proposta di legge sulla «Disciplina delle vendite straordinarie» presentata dal membro della commissione regionale sulle Attività produttive Francesco Saponaro. «A fronte del decreto Bersani di questa estate considero inevitabile cambiare la normativa vigente», ha dichiarato ieri nel corso della conferenza stampa che si è tenuta nella sede del consiglio regionale di via Poli. L’intenzione è quella di liberalizzare la stagione dei saldi: «La concorrenza nel settore della distribuzione commerciale - ha proseguito il presidente del gruppo misto alla Regione - non può prescindere da un’opera di riordino che punti a contenere i prezzi e a incentivare la competitività, così da garantire la tutela del consumatore. Inoltre in questo modo si valorizzerebbero le piccole e medie imprese, ovvero l’ossatura dell’economia regionale».
Molti paesi europei hanno già intrapreso questo strada. In sostanza la proposta di legge mira a semplificare la disciplina delle vendite straordinarie (riconducendole esclusivamente alle vendite promozionali e di liquidazione) e a togliere di mezzo qualsiasi vincolo di ordine temporale, in maniera che gli esercenti possano operare i saldi in qualsiasi momento dell’anno. Il tutto stabilendo regole chiare e precise in nome della trasparenza. «Vogliamo creare le condizioni adatte a favorire una relazione continua e costante tra il commerciante e il consumatore al fine che s’instauri un rapporto di fiducia utile a entrambi», ha spiegato Saponaro. Se ne discuterà nei prossimi giorni in commissione. La proposta intanto è stata sottoscritta da 23 consiglieri regionali della maggioranza e dell’opposizione, fra cui diversi capigruppo. «Semplificare la disciplina delle vendite straordinarie significa tendere la mano al consumatore», ha sostenuto Claudio Bucci (Sdi), uno dei firmatari. Soddisfatto anche il capogruppo di Fi Alfredo Pallone: «La liberalizzazione dei saldi rappresenta una boccata d’ossigeno». Mentre il capogruppo dell’Udc Rodolfo Gigli ha detto di aver aderito perché ritiene che «la Pdl migliorerà l’offerta commerciale» e si è augurato «che l’iter di approvazione sia il più celere possibile».


Positivo infine il commento del segretario nazionale dell’associazione Codici: «È un provvedimento che stimolerebbe la concorrenza, consentendo al consumatore di cercare il prodotto che desidera all’infuori di tempistiche imposte da una legge anacronistica».

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