Design e qualità dell’abitare. Binomio del Salone del Mobile cui aggiunge anche solidarietà. Sì, l’edizione di quest’anno è anche l’occasione per sostenere concretamente gli sfollati d’Abruzzo, le famiglie vittime del terremoto. Idea che Roberto Formigoni, governatore della Lombardia, traduce dalle parole ai fatti: «Ho chiesto a Federlegno-Arredo e Cosmit di aiutare gratuitamente le popolazioni terremotate. Il loro “sì” è stato pronto e si traduce nell’invio all’Aquila, attraverso la nostra Protezione civile, di 600 reti con doghe, materassi e mille cuscini e altrettante coperte oltreché duemila lenzuola, tende, tensostrutture per magazzini e scuole insieme a banchi di scuola, panche e computer». Ma l’applauso corale a Federlegno-Arredo e Cosmit continua: «Oltre a questo ho avuto anche - spiega Formigoni - la disponibilità ad arredare ottanta tra bilocali e trilocali di Aler, dove potremo ospitare famiglie abruzzesi con la casa inagibile e studenti».
Virgolettati dettati ai cronisti con orgoglio, mentre il presidente visitava gli stand della manifestazione fieristica. «Un salone che è segnale di riscossa contro la crisi e alla quale Regione Lombardia sta rispondendo colpo su colpo facendo squadra e sistema». Ingredienti del modello lombardo, modello di eccellenza e di successo con le piccole e medie imprese che, oggi, hanno a disposizione altri 20 milioni di euro «in modo di agevolare la presenza nelle esposizioni fieristiche».
Un bell’aiuto in tempo di crisi e con il Salone sempre «all’insegna di grande efficienza e innovazione» che, nei fatti, è «segnale di speranza e riscossa anche per i pessimisti che dipingevano la crisi come disastrosa e irrecuperabile».
E sulla crisi interviene anche il candidato Pdl alla presidenza della Provincia di Milano Guido Podestà: «Dobbiamo garantire che si continui a fare impresa nella realtà lombarda e nella Provincia di Milano che sono i motori dell’economia nazionale». Come dire: «Occorre fare di più per i fondi di garanzia per l’afflusso di risorse. Molto più che un segno, una tantum a famiglia e a soggetto». Insomma, porte spalancate per fare impresa e garantire occupazione».
Parole chiave di un impegno illustrato da Podestà a Michele Perini, presidente di Fiera Milano, così commentato da quest’ultimo: «Bisogna lavorare tanto, lavorare il doppio per portare a casa la metà rispetto al passato e innovare tanto». Parola di imprenditore che osserva come «il mercato italiano tutto sommato tenga» e come sia «comunque meglio che i mercati stranieri». E anche per questo, guardando a Expo 2015, sia Fiera Milano che Cosmit offrono il proprio know-how.
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