Jacopo Granzotto
«Di qui passeranno solo taxi, carrozzelle e bus elettrici». Un annuncio da sottoporre alla prova dei fatti, quello del sindaco Veltroni che ieri mattina ha inaugurato la «nuova» piazza di Spagna. Nuova perché dovrebbe avere meno auto blu autorizzate a svicolare tra i turisti. Nuova perché la zona sembra in effetti più spaziosa grazie agli ampi marciapiedi. Nuova perché siamo in campagna elettorale.
«E la prossima pedonalizzazione - ha aggiunto il sindaco - riguarderà il Tridente, le auto verranno spostate in un parcheggio sotto il Pincio, resteranno solamente i posti per i disabili». Grandi applausi, foto ricordo e sfilata di sorridenti autorità. Comincia il presidente dellassociazione Piazza di Spagna e Trinità dei Monti, Roberto Wirth da sempre convinto pedonalizzatore. «Restituiamo con gioia e soddisfazione questa piazza unica al mondo ai cittadini e ai tanti turisti che visitano ogni giorno la capitale».
Allineato lassessore comunale allurbanistica Morassut: «Il salotto di Roma, un luogo di inestimabile valore è stato riconsegnato ai romani in anticipo di tre mesi rispetto alle previsioni, grazie al lavoro dellufficio della città storica». Chiusura con immancabile slogan: «È una piazza nostra, ora curiamola con amore».
Tecnicamente il restyling mette in risalto i monumenti: la scalinata di Trinità dei Monti, la «Barcaccia», la colonna della Madonnina. I marciapiedi sono stati abbassati in corrispondenza degli incroci. Sono state abbattute molte delle barriere architettoniche e riqualificati i marciapiedi anche a piazza Mignanelli. Infine sono stati ripristinati i colonnotti che delimitano lo spazio della colonna e puliti i piedistalli delle statue dei quattro profeti.
Tra le voci fuori dal coro si segnala quella di Pierluigi Borghini, responsabile per il settore Industria di Forza Italia: «Sole, caldo estivo, via vai di turisti. Non poteva sperare di meglio il sindaco Walter Veltroni per il suo ennesimo spot elettorale. Stavolta nella prestigiosa cornice di piazza di Spagna che, dopo oltre un anno di transenne e di lavori costati ai romani centinaia di migliaia di euro, è stata restituita ai cittadini zeppa di fioriere». «Ecco una nuova battaglia vinta - aggiunge Borghini -. Peccato che a pochi metri di distanza, nella vicina via del Babuino le auto cerano, eccome. Addirittura parcheggiate da ambo i lati della strada, proprio su quelle corsie destinate alla zona pedonale.
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