Salpa "Saro di Lampedusa" fumetto dedicato al mare

voluto dalla rivista "Nautica", in edicola le avventure di un ragazzo che vive in barca a vela, nei disegni di Francesco Lo Stortooluto dalla rivista "Nautica", in edicola le avventure di un ragazzo che vive in barca a vela, nei disegni di Francesco Lo Storto

Salpa "Saro di Lampedusa" 
fumetto dedicato al mare

Un fumetto dedicato al mare non poteva che salpare. Ha appena mollato gli ormeggi grazie alla famiglia Sonnino Sorisio, editrice della storica rivista di settore “Nautica”. Un’intuizione e una sfida giocata così, col medesimo stato d’animo con cui solitamente si prende il largo: voglia di nuovi orizzonti, di spazi da conquistare e, perché no, di quel pizzico di rischio che tramuta una bella storia in un’avventura. Tra i più blasonati e storici personaggi usciti dalle matite di centinaia di autori mancava un uomo di mare.

Ed eccolo qui Saro di Lampedusa, questo il nome del fumetto, creatura del giovane artista Francesco Lo Storto e di Sonny Lo. Il primo, pugliese, insegna alla scuola internazionale di Comics di Roma. Il secondo, nato a Hong Kong, da 43 anni è senza fissa dimora e vive in barca. Ha circumnavigato il globo per tre volte, di cui una in solitario. Proprio come Saro, giovane protagonista che porta il lettore tra porti e onde. Svago ma anche no. Leggendo s’impara a stare in acqua e quindi al mondo.

Eroe positivo, Saro, ma non certo un semidio. Ha 23 anni, è un ottimo subacqueo, è altruista e leale ma qualche volta sbaglia perché è umano. Potrebbe essere chiunque: un ragazzo che vive con i piedi per terra ma in “dinette” e la testa tra le nuvole, sì, ma per scrutare da dove tira il vento. Nessun problema per chi di vela e di barche non sa nulla, anzi: ecco un modo divertente per avvicinarsi a boline, gran lasco, gavitelli e secche.

Problemi, grattacapi, difficoltà ma anche avventure, soddisfazioni, ebbrezza ed entusiasmo di chi sta in mare. Nel fumetto, distribuito da Mursia, c’è tutto. E c’è anche la convinzione che il progetto vada in porto. In fondo non siamo un popolo di poeti, santi e… navigatori?

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