Salute

Cos'è il "fumo di terza mano" e perché è nocivo per la salute

Oltre al fumo diretto e a quello passivo, esiste una terza tipologia altrettanto dannosa per la salute umana. Ecco di cosa si tratta e cosa hanno scoperto gli studiosi

Cos'è il "fumo di terza mano" e perché è nocivo per la salute
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Il fumo di una sigaretta può provocare danni e problematiche in molte sue forme. Ben sappiamo, da decenni, che è una delle cause primarie del tumore ai polmoni dei fumatori ma gli effetti negativi si notano anche nei cosiddetti "fumatori passivi", coloro i quali si trovano a respirare le emissioni novice prodotte direttamente dal fumo. Il ministero della Salute fa sapere che anche l'esposizione involontaria può portare ad assumere "sostanze cancerogene e di altri componenti tossici e nocivi per la salute". Ma c'è una terza tipologia di fumo passivo sconosciuta ai più ma che è ugualmente nociva e potenzialmente pericolosa per il nostro organismo.

Cos'è la "terza mano"

I fumatori, senza volerlo, veicolano sostanze tossiche anche quando materialmente non stanno fumando nessuna sigaretta: è il caso degli ambienti chiusi e scarsamente areati (vedi cinema e teatri) che, spettacolo dopo spettacolo, accumulano nell'aria così come nelle varie superfici alcune sostanze che derivano direttamente dalla combustione del tabacco e, inconsapevolmente, vengono respirati e assunti dallo spettatore in sala. Lo spiega bene il team dell'Ospedale Bambino Gesù che parla di "fumo di terza mano" quando c'è l'ingestione o l'assorbimento attraverso la pelle "delle sostanze depositate nell'ambiente e passate al bambino tramite contatto involontario". Attenzione, perché quello che vale per i più piccoli è lo stesso pure per adulti e anziani.

Da una a 10 sigarette

Come avrete capito, è una sorta di fumo passivo ma senza nessuno vicino dal quale insipiriamo le sostanze: infatti, deriva tutto esclusivamente dall'ambiente chiuso in cui ci troviamo. Come riporta Science, uno studio ha valutato i rischi collegati a questo particolare tipo di situazione: il lavoro ha preso in esame un cinema a Mainz, in Germania, dove da 15 anni vige l'assoluto divieto di accendere sigarette e quant'altro. Il prof. Drew Gentner, ingegnere ambientale alla Yale University e autore principale dello studio, assieme al suo team ha posizionato uno "spettrometro di massa", una macchina in grado di rilevare le sostanze chimiche all'interno dei condotti di areazione del cinema. Ebbene, soltanto in 4 giorni, i ricercatori hanno scoperto fino a 35 diverse sostanze chimiche direttamente collegate al tabacco (tra cui benzene e formaldeide). Eppure, lì dentro nessuno si era mai azzardato ad accendere una sola sigaretta.

"L'unico modo in cui i contaminanti avrebbero potuto farsi strada era attaccarsi ai vestiti e ai corpi dei membri del pubblico che erano stati intorno al fumo prima di entrare", hanno spiegato i ricercatori, aggiungendo che era come se uno spettatore si fosse trovato davanti a una persona che fumasse tra una e 10 sigarette nell'arco del film. Georg Matt, psicologo della San Diego State University, da oltre 20 anni studia il fumo di terza mano per scovare tutte le sostanze chimiche depositate sulle superfici dal fumo del tabacco: un altro studio ha messo in luce come il fumo di terza mano possa resistere anche in appartamenti vuoti fino a 2 mesi dopo che i fumatori si sono trasferiti. Tempi ancora più lunghi per un classico casinò con una durata record di sei mesi.

Cosa succede in auto

Neanche a dirlo, uno degli ambienti chiusi che si impregna maggiormente di queste sostanze è l'auto, con i componenti della sigaretta che si depositano sui sedili ma in generale sugli interni e a nulla serve abbassare soltanto il finestrino. Alcuni studi hanno dimostrato che possono esserci concentrazioni nocive anche 20 volte superiori a quelle degli ambienti domestici.

Chi respira questa robaccia può andare incontro a malattie di carattere respiratorio (asma e bronchiti) fino a patologie in grado di innescare perfino l'aterosclerosi.

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