Creme e trucchi sicuri: il prezzo della salute

Come districarsi fra i prodotti di bellezza. Il presidente di Cosmofarma: «La farmacia offre più garanzie»

Maria Sorbi

Le marche di prodotti cosmetici sono un'infinità, le confezioni tutte più o meno attraenti, le promesse combaciano esattamente con quello che ci vorremmo sentir dire: crema rassodante, snellente, levigante, risultati in tre settimane, resistenza 24 ore. Ma quasi mai è così. Scegliere gli articoli giusti è tutt'altro che semplice e orientarsi nel mercato men che meno.

Come fare? Innanzitutto prestare attenzione al prezzo. I trucchi, i detergenti e le creme che costano meno sono anche quelle che o non fanno niente o addirittura ci creano danni e irritazioni alla pelle. E poi sarebbe bene anche valutare il luogo dove si acquista: c'è una bella differenza tra il discount, la bancarella del mercato, la profumeria, la para farmacia e la farmacia.

Il livello della qualità dei prodotti cambia, l'affidabilità anche e - valore aggiunto da non sottovalutare - poter contare sulla consulenza di un esperto che non sia un semplice commesso fa la differenza, eccome. Perché sappiamo che ci potrà dare un parere non dettato dalle logiche commerciali ma a sfondo più medico.

PERCHÈ LA FARMACIA

«Il prodotto acquistato in farmacia è selezionato, realizzato e conservato nelle condizioni specifiche per il mantenimento del principio attivo» spiega Roberto Valente, direttore di Cosmofarma, già al lavoro per preparare l'edizione 2019 della manifestazione di Bologna che riunirà, dal 10 al 14 aprile, tutti i rappresentanti della filiera del farmaco. «In particolare - spiega - i dermocosmetici e gli integratori possono e devono rispondere ad esigenze specifiche, e in questo ambito il supporto, il consiglio e la consulenza del farmacista, con la sua competenza, diventano basilari per individuare la soluzione che si adatta maggiormente alle esigenze specifiche del paziente-cliente».

Anche perché, se non fosse per una chiacchierata con il farmacista di fiducia, sarebbe impossibile capire se un prodotto per la pelle o i capelli ci può far bene o male. L'infinità di prodotti che circolano su Internet e che possono essere acquistati on line confonde ulteriormente le idee e non permette approfondimenti diretti. O meglio, i chiarimenti vengono dati solo da chi cerca di vendere più prodotti possibili e non da persone in camice bianco.

Per di più le etichette sono tutt'altro che comprensibili e se, come capita, ci mettiamo a cercare sui motori di ricerca on line gli elementi che non conosciamo, rischiamo di incappare in allarmismi infondati. Ad esempio sui siliconi: molti siti dicono che siano stati vietati dall'Unione europea ed entro il 2020 saranno messi al bando. In realtà saranno semplicemente ridotte le loro quantità. E poi c'è silicone e silicone: c'è quello che effettivamente ostruisce i pori della pelle ed è molto difficile da smaltire e c'è quello più soft necessario a garantire la tenuta di un cosmetico o una crema.

LE ETICHETTE

Innanzitutto ogni prodotto cosmetico riporta sull'etichetta gli ingredienti in ordine crescente di concentrazione. Ciò vuol dire che se l'ingrediente principale è per esempio l'acqua, sarà quello che leggeremo per primo nell'elenco, mentre per ultimo troveremo l'ingrediente che si trova in minor concentrazione nel prodotto. Esiste un elenco Inci (International nomenclature of cosmetic ingredients) che spiega ogni tipo di composizione ma per chi non ha confidenza con la chimica, è utile sapere quali sono gli ingredienti potenzialmente pericolosi.

I parabeni, ad esempio: sono fortemente sospettati di avere dei legami con i tumori. Oppure i tensioattivi chimici che si trovano in molti detergenti: il loro uso prolungato uso danneggia il film idrolipidico cutaneo determinando secchezza e disidratazione, arrossamenti, forfora, acne, allergie, capelli grassi.

I triclosan contenuto in

dentifrici, detergenti e gel ha proprietà antimicrobiche ma allena i batteri a diventare più resistenti. E poi i petrolati, che rendono la pelle inizialmente setosa e brillante, in realtà non la fanno respirare e la rendono secca.

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