Salute

Febbre del Nilo, un decesso nel Bresciano

Aumentano i contagi della malattia provocata dal virus del West Nile. Dall'inzio di giugno si contano 144 casi, tre più gravi nel Bresciano

Febbre del Nilo, un decesso nel Bresciano

Un uomo residente a Cigole, nel Bresciano, è morto per le complicanze insorte dopo aver contratto il virus del West nile (da cui la malattia Febbre del Nilo). Lo rende noto l'Ats Brescia precisando che i casi di West nile finora individuati nel proprio territorio sono tre, tra cui: il paziente deceduto; una donna ricoverata con febbre ma in procinto di essere dimessa nella stessa giornata di oggi e un terzo paziente, al quale è stata rilevata la positività alla febbre del Nilo nel corso dello screening effettuato prima di una donazione di sangue.

Cos'è la Febbre del Nilo

La West Nile Disease (WND) è una malattia infettiva di origine virale non contagiosa, trasmessa dai cosiddetti "insetti vettori". L'uomo può essere infettato mediante la puntura di zanzare (chiaramente infette) che, a loro volta, hanno contratto il virus da uccelli "in fase viremica", vale a dire, quando l'agente patogeno è presente nel sangue circolante. Generalmente si trasmette nelle popolazioni di uccelli selvatici. Il trasferimento del virus all'uomo può avvenire solo in determinate condizioni ambientali/climatiche.

Quali sono i sintomi

È bene precisare che la maggior parte delle persone infette non mostra alcun sintomo. Fra i casi sintomatici, circa il 20% presenta sintomi leggeri: febbre, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati, sfoghi cutanei. Questi sintomi possono durare pochi giorni, in rari casi qualche settimana, e possono variare molto a seconda dell’età della persona. Nei bambini è più frequente una febbre leggera, nei giovani la sintomatologia è caratterizzata da febbre mediamente alta, arrossamento degli occhi, mal di testa e dolori muscolari. Negli anziani o nelle persone debilitate, invece, la sintomatologia può essere più grave. Il periodo di incubazione dal momento della puntura della zanzara infetta varia fra 2 e 14 giorni, ma può essere anche di 21 giorni nei soggetti con deficit a carico del sistema immunitario.

Prevenzione e guarigione

Non esiste un vaccino per la febbre West Nile. Il consiglio degli esperti è quello di proteggersi, per quanto possibile, dalle punture di zanzare. Pertanto è consigliabile proteggersi usando repellenti, fissando le zanzariere alla finestre e indossando pantaloni lunghi e camicie a maniche lunghe quando si è all’aperto, soprattutto all’alba e al tramonto. È beneAd ogni modo, nella maggior parte dei casi, i sintomi scompaiono da soli dopo qualche giorno o possono protrarsi per qualche settimana.

I casi attuali

Dall'inizio di giugno fino allo scorso 9 agosto sono stati segnalati 144 contagi, 50 in più rispetto a 7 giorni fa con un aumento del 53%. Tre i morti nell'ultima settimana, che portano il bilancio dall'inizio della stagione a 10 decessi: 6 in Veneto, 2 in Piemonte, 1 in Lombardia e 1 in Emilia-Romagna.

Sono i dati salienti contenuti nel report della Sorveglianza su West Nile e Usutu virus realizzata dall'Istituto Superiore di Sanità.

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