Salute

I social danneggiano la psiche degli adolescenti

Gli adolescenti che passano più di tre ore al giorno sui social hanno più probabilità di ansia, depressione, solitudine e di sviluppare comportamenti aggressivi

I social danneggiano la psiche degli adolescenti

In tema di tecnologia, giochi e social network, gli adolescenti di oggi, i cosiddetti "nativi digitali", hanno sicuramente una marcia in più. La maggior parte di questi ragazzi ha, dunque, un rapporto molto stretto con i social; di contro, questi ultimi sin dalla loro creazione sono stati spesso demonizzati per l'influenza negativa sulle giovani menti. Questo pensiero in parte sembra essere appoggiato da una recente scoperta; sembra, infatti, che i ragazzi che trascorrono più di tre ore al giorno sui social abbia un maggiore rischio di sviluppare problemi di salute mentale.

Nello specifico si parla di problemi quali ansia, depressione e solitudine; inoltre, gli adolescenti potrebbero sviluppare anche comportamenti aggressivi, anti-sociali e di oppressione nei confronti degli altri. La scoperta è stata portata a termine da ricercatori della Johns Hopkins University, a Baltimora nel Maryland. Sebbene i dati siano preoccupanti, secondo gli studiosi, i medici potrebbero rilevare i primi segnali di allarme monitorando il tempo trascorso online dai ragazzi.

Per questo studio, pubblicato su JAMA Psychiatry, il team di scienziati ha preso in esame circa 6.600 ragazzi americani con un'età compresa tra i 12 e i 15 anni. A loro poi è stato chiesto se avessero un account sui social e quanto tempo vi trascorrevano nell'arco della giornata. Le risposte possibili erano: fino a 30 minuti, più di 30 minuti, fino a tre ore, più di tre ore, fino a sei ore o più di sei ore.

I problemi di salute mentale sono stati valutati utilizzando il GAIN-SS, uno strumento di valutazione per identificare i disturbi comportamentali e la gravità dei sintomi. Dunque, secondo i risultati, gli adolescenti che hanno trascorso più di tre ore al giorno avevano maggiori probabilità di riferire "problemi di interiorizzazione" come il sentirsi ansiosi, depressi o soli. Inoltre, avevano anche maggiori probabilità di associarli a "comportamenti esternalizzanti" come aggressività, bullismo e comportamento anti-sociale.

Gli autori, in merito ai risultati, hanno rilasciato la seguente nota guardando in prospettiva futura: "La ricerca futura - scrivono - dovrebbe determinare se stabilire limiti sull'uso quotidiano dei social media, aumentare l'alfabetizzazione mediatica e riprogettare le piattaforme dei social media siano mezzi efficaci per ridurre l'onere dei problemi di salute mentale in questa popolazione." A questa ricerca, infine, si aggiunge anche un rapporto del Pew Research Center del 2018 che ha evidenziato come il 97% degli adolescenti abbia detto di utilizzare almeno uno dei più famosi social, tra cui Facebook, Instagram, YouTube, Twitter e altri.

Secondo lo stesso rapporto il 95% dei giovani possiede uno smartphone o ha comunque modo di usarlo, mentre il 45% afferma di essere quasi costantemente connesso.

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