Coronavirus

L'allarme sul gel igienizzante: "Non solo non uccide il virus, ma avrà questi effetti collaterali"

Ad affermarlo Andrew Kemp, capo del comitato scientifico del British Institute of Cleaning Science

L'allarme sul gel igienizzante: "Non solo non uccide il virus, ma avrà questi effetti collaterali"

Prosegue il calo dei contagi da coronavirus in Italia. Nel bollettino del 31 agosto si contano 996 contagi, 369 unità in meno rispetto alle 1.365 diagnosi del giorno precedente. Sale, invece, il numero dei decessi (sei in una giornata) per un numero complessivo di 35.483 morti. 94, infine, i pazienti ricoverati in terapia intensiva. I dati parlano chiaro. Il virus è ancora presente e, nell'attesa di un probabile vaccino (il 24 agosto è partita la sperimentazione sull'uomo all'Istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma) le uniche armi per scongiurare il contagio sono il rispetto di alcune norme e il buon senso. Le abbiamo imparate nei mesi scorsi. Contestate o accettate, sono entrate a far parte della nostra nuova quotidianità: uso della mascherina, distanziamento sociale, pulizia frequente delle superfici con disinfettanti a base di alcol o cloro, lavaggio delle mani con acqua e sapone per almeno 20 secondi o, in alternativa, con gel igienizzante.

Sull'uso di queste soluzioni idroalcoliche (con percentuale di alcol al 60%) si è interrogato il dottor Andrew Kamp. Pur confermando la necessità dell'igiene delle mani per fermare la diffusione del Covid 19, il capo del comitato scientifico del British Institute of Cleaning Science ha affermato che un impiego eccessivo di gel igienizzante consente ai batteri, o meglio superbatteri, di imparare a sopravvivere. Si viene così a creare una specie di resistenza all'alcol. La sua ricerca, pubblicata sull'American Journal of Biomedical Science and Research, potrebbe mettere in allarme i funzionari della sanità pubblica che dall'inizio della pandemia hanno sottolineato più volte l'importanza di questi dispositivi medici. Per Kamp, invece, bisogna incoraggiare il lavaggio delle mani durante il quale i batteri vengono risciacquati con acqua.

Egli afferma: "I gel igienizzanti dovrebbero essere usati solo come ultima spiaggia e come misura temporanea a breve termine o se acqua e sapone non sono disponibili. Le affermazioni su come molti gel per le mani uccidano il 99,9% dei batteri sono fuorvianti. Non sono a conoscenza di alcun disinfettante per le mani che sia stato testato contro tutte le specie di batteri. Ciò che in realtà intendono è che uccidono il 99,9% delle specie batteriche contro cui è stato testato". Continua: "Al momento non ci sono prove pubblicate che i gel alcolici abbiano ucciso lo stesso Covid-19". Secondo Kamp, dunque, potrebbero esserci più di un milione di batteri sulle mani e di questi la sanificazione ne lascerebbe vivi 10mila.

Lo scienziato ritiene che l'utilizzo quotidiano delle soluzioni idroalcoliche sia in grado di causare più danni che benefici.

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