Salute

Maledetti tabù Solo 1 uomo su 3 va dall'urologo

Una recente indagine denuncia che otto uomini su dieci non sono mai andati dall'urologo. E questo la dice lunga sul rapporto che il sesso maschile ha con la prevenzione e i controlli medici. I tabú sono ancora parecchi, soprattutto se in ballo ci sono visite all'apparato genitale. C'è chi sottovaluta l'importanza dei controlli e chi non dà peso a qualche fastidio o disfunzione per paura di approfondire e per leggerezza.

Eppure gli esami giusti al momento giusto sono una salvezza contro disfunzioni e problemi sessuali, disturbi circolatori e cardiaci, infezioni alle vie urinarie e tumore alla prostata. E soprattutto possono rappresentare una soluzione: ad oggi infatti la maggior parte degli uomini scopre di avere problemi che compromettono la sua fertilità solo quando - magari a 40 anni passati - decide di avere figli. Saperlo con una decina di anni di anticipo, significa curare tutto con più facilità.

LA PRIMA VISITA

Anche per l'uomo è fondamentale cominciare da ragazzini. Ad esempio con l'autopalpazione o con una banale visita dal medico, utile per individuare eventuali anomalie, varicocele, segnali che annuncino il rischio di un tumore al testicolo, problematica che registra circa 2mila casi ogni anno e si manifesta soprattutto dai 25 anni. «Nelle scuole sono state ridotte le visite mediche - spiega Bruno Restelli, direttore del reparto Check-up del Cdi - e sempre meno ragazzi fanno i tre giorni del servizio di leva, che era l'occasione per un primo controllo». Il calendario medico prevede anche il vaccino contro il papilloma virus, se il quadro clinico lo consiglia.

ADDIO TABÚ

Dopo i 40 anni è bene effettuare un check-up ogni anno per prevenire il tumore alla prostata, tenendo ben presente che, se individuato per tempo, è altamente guaribile. A volte basta una visita clinica, altre è bene approfondire con un prelievo del sangue per individuare i valori di Psa, cioè dell'antigene prostatico specifico. Gli esami del sangue e delle urine sono importanti anche per controllare i livelli di colesterolo, trigliceridi e glicemia, per vedere come funzionano reni e fegato. L'esame del sangue occulto nelle feci è invece in grado di identificare il 25% dei tumori del colo retto. Se associato alla colonscopia (da effettuare ogni cinque anni per chi è sopra la cinquantina) scova il 75% dei tumori.

CUORE E DINTORNI

Una volta superati i 40 anni, l'uomo deve misurare spesso la pressione arteriosa e, dopo i 50, è consigliato l'ecodoppler per prevenire ictus e indagare su eventuali problematiche cardiovascolari. Dai 40 in su è previsto anche un elettrocardiogramma all'anno. La frequenza dei controlli si può valutare anche in base allo stile di vitaL'ecografia all'addome va invece prenotata periodicamente, dai 40 ai 60 anni, per prevenire calcoli, aneurismi dei grossi vasi, neoplasie. E poi c'è l'esame alle ossa. Pur essendo consigliato prevalentemente alle donne, almeno una volta andrebbe fatto anche dagli uomini per giocare d'anticipo sui problemi di osteoporosi.

MaS

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