Salute

Nasce il Comitato tecnico scientifico europeo: "Pronto a fronteggiare le eventuali emergenze"

Per trovarsi pronti nella gestione di una nuova emergenza sanitaria, su progetto di Luisa Regimenti è nato il Comitato tecnico scientifico europeo

Nasce il Comitato tecnico scientifico europeo: "Pronto a fronteggiare le eventuali emergenze"

Gli esperti lo dicono da due anni: quella di coronavirus potrebbe essere la prima di una serie di nuove epidemie, e pandemie, che potrebbero colpire il nostro pianeta nei prossimi decenni. Il Covid ha colto tutti impreparati, nessuno immaginava che quel virus proveniente dalla Cina potesse diventare pandemico. Proprio per questo, soprattutto nelle prime fasi del contagio, sono stati fatti molti errori nella gestione dell'epidemia, che d'ora in avanti dovranno essere evitati. Su questo principio è nato il Comitato tecnico scientifico europeo, come annunciato dall'eurodeputata di Forza Italia, Luisa Regimenti, componente della commissione Sanità al Parlamento europeo, ideatrice del progetto.

"È necessaria una rivoluzione dell'organizzazione della sanità pubblica nel suo complesso. Le istituzioni europee devono essere in grado di progettare in modo uniforme una rinnovata sanità europea, pronta a fronteggiare ogni eventuale emergenza", ha dichiarato l'esponente azzurra. Il Comitato tecnico scientifico europeo sarà formato da oltre 300 specialisti ed esperti del settore, che dovranno essere interpellati per dare risposte alle singole problematiche. Gli esperti dell'euro Cts, o Ctse, "renderanno le istituzioni in grado di realizzare l'Unione europea della salute".

L'esperienza pandemica del Covid, ha sottolineato Luisa Regimenti, "ha evidenziato l'importanza di un sistema sanitario europeo, pronto e al passo con i tempi, che garantisca una più efficace gestione della sanità pubblica". La centralizzazione dell'azione si è dimostrata una carta vincente in tal senso, soprattutto se si guarda a quanto l'Unione europea è riuscita a fare con l'acquisto dei vaccini. "Solo le istituzioni europee potranno disegnare una sanità del futuro: è infatti l'Ue ad essere stata ed essere tutt'ora la forza trainante di questo movimento di innovazione, con la priorità di uno sfruttamento di nuove tecnologie in campo medico", ha proseguito Luisa Regimenti.

Il Comitato tecnico scientifico europeo nasce proprio con questo intento ma, spiega l'azzurra, "l'Ue, dal canto suo, deve tutelare i cittadini sostenendo i servizi sanitari nazionali anche elargendo fondi diretti per rendere più moderna la sanità pubblica.

Il progetto di una sanità europea è ambizioso e non possiamo perdere quest'occasione per renderne definitivamente possibile la realizzazione".

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