Nel nostro organismo sono ancora presenti alcune parti che ormai non servono più a nulla. Ma che il processo evolutivo non ha ancora pensato a eliminare definitivamente dal corpo umano. Alcune volte siamo proprio noi a porre fine alla loro esistenza. Come per esempio accade spesso con i denti del giudizio, che sovente sono più un fastidio quando decidono di comparire nella nostra bocca. Un tempo invece erano necessari agli uomini delle caverne per poter masticare alimenti crudi e ostici. A elencare le 9 parti ormai inutili è stata l’antropologa evoluzionista del Boston College, Dorsa Amir. La dottoressa ha spiegato a cosa servisse il muscolo palmare lungo, ormai inutile “Serviva per muoversi più agevolmente sugli alberi, ma ora il 14% della popolazione non ce l’ha neanche più”. Stessa sorte per il tubercolo di Darwin che risultava un ispessimento dell’orecchio e che aveva il compito di muoverlo per riuscire a udire meglio e più velocemente i suoni anche lontani. Il coccige sarebbe poi il residuo di una coda un tempo esistente anche nell’uomo. La plica semilunare è ormai solo una piccolissima piega nell’angolo interno dell’occhio, quella dove spesso si accumula il trucco , soprattutto il mascara, per intenderci. Ancora presente in rettili, uccelli e squali per difendere l’occhio da aggressioni esterne, nell’uomo serve per far scolare le lacrime e mantenere corpi esterni fuori dall’occhio.
Quando fa freddo o abbiamo paura notiamo ancora la cosiddetta pelle d’oca. Drizzare il pelo serviva sia per proteggere dal freddo, problema risolto grazie a maglioni e giacconi, sia per sembrare più grandi e spaventare il nemico. Se abbiamo gatti in casa possiamo vedere come a volte possa capitare che lo facciano. Anche l’appendice spesso è dimenticata e ci ricordiamo della sua presenza solo quando si infiamma e rischia di andare in peritonite. Nell’antichità il suo ruolo era probabilmente associato al mangiare prevalentemente fogliame. E che dire dei capezzoli maschili? Non servono a nulla, ma la loro comparsa avviene nel ventre materno, ancor prima che sia definito il sesso del nascituro.
L’organo vomeronasale serviva infine a captare i feromoni, delle sostanze chimiche che indicano la disponibilità all’accoppiamento, emessi da un potenziale partner. Negli animali questo organo è ancora presente e utilissimo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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