"Non voglio una come te". La Boschi a testa bassa contro la Meloni

La renziana attacca ancora la leader di Fratelli d'Italia: "Non vorrò mai una premier come te, sovranista, anti europeista, contro Draghi"

"Non voglio una come te". La Boschi a testa bassa contro la Meloni

Si infiamma nuovamente lo scontro a distanza tra Maria Elena Boschi e Giorgia Meloni. A rincarare la dose ci ha pensato l'esponente renziana, che su Twitter è tornata a tuonare contro la possibilità di approdo a Palazzo Chigi della leader di Fratelli d'Italia. La parlamentare di Italia Viva ha bocciato ancora l'ipotesi di vedere la presidente di FdI alla guida del Paese. "E di cosa ti stupisci Giorgia?", ha chiesto in maniera provocatoria e sarcastica. Ripetendo a voce alta un concetto chiarissimo: "Non vorrò mai una premier come te, sovranista, anti europeista, contro Draghi". Perciò, pur ribadendo la solidarietà femminile sul piano personale, ha rivendicato: "Sul piano politico io sono orgogliosamente dalla parte opposta alla tua".

Lo scontro Boschi-Meloni

Il capogruppo di Italia Viva alla Camera dei deputati, di recente ospite in studio a L'aria che tira condotto da Myrta Merlino, probabilmente non aveva gradito i sondaggi che danno in forte crescita Fratelli d'Italia e ha spiegato dunque le motivazioni per cui a suo giudizio non ci sarebbe nulla da esultare se Giorgia Meloni dovesse diventare il prossimo presidente del Consiglio (prima donna del nostro Paese): "Sono sincera, non sarei contenta perché siamo avversarie politiche. Non chiedo sconti e non faccio sconti come donna. Io faccio il tifo per le donne, perché abbiano pari opportunità nel mondo della politica, ma preferisco che non ci sia un presidente del Consiglio sovranista e che a livello europeo guida un partito che ci avrebbe negato i fondi del Recovery Fund".

Alle parole della Boschi ha prontamente replicato la Meloni, che ha affidato a una breve slide sui social la secca risposta alla posizione presa dall'esponente di Italia Viva: "La sinistra ha paura di vedermi presidente del Consiglio? Un'ulteriore conferma che siamo sulla strada giusta". La Boschi è stata poi zittita anche dal senatore Ignazio La Russa, che ha così risposto alla tesi secondo cui con Fratelli d'Italia al governo non sarebbe stato possibile fornire al Paese i fondi europei del Recovery Fund: "Fratelli d'Italia con la Meloni è stato tra i primi a dire sì al Recovery e anzi a proporre da subito come impiegarlo al meglio. Ma, si sa, prepararsi costa fatica anche a quelle belle e non stupide".

L'odio della sinistra per la Meloni

Con il passare dei giorni si moltiplicano gli insulti e le volgarità contro Giorgia Meloni da parte della sinistra, evidentemente infastidita dal successo riscontrato da Fratelli d'Italia negli ultimi mesi. Di certo non mancano esempi: le offese sono ormai all'ordine del giorno. L'ultimo caso è stato quello di Simon Levis Salman, professore dell'Università Ca' Foscari di Venezia, che sui social ha condiviso la foto del libro "Io sono Giorgia" capovolto a testa in giù sugli scaffali Feltrinelli.

Presente all'appello anche Guido Saraceni, professore associato di filosofia giuridica all'Università di Teramo, che ha denunciato la "solita boriosa arroganza da urlatrice di piazza" della presidente di FdI.

Senza dimenticare Giovanni Gozzini, storico e docente all'Università di Siena che durante una trasmissione radiofonica fiorentina usò termini spregevoli: "Datemi dei termini: una rana dalla bocca larga? Una vacca? Una scrofa? Cosa devo dire?".

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