Salute

Patologia dell’occhio secco in aumento per esposizione agli schermi digitali

A causa dell’emergenza Coronavirus siamo sempre più esposti agli schermi digitali per lavoro e studio. Ciò mette a repentaglio la salute dei nostri occhi che tendono a seccarsi di più

Patologia dell’occhio secco in aumento per esposizione agli schermi digitali

A causa dell’emergenza Coronavirus siamo sempre più esposti agli schermi luminosi mettendo a repentaglio la salute dell' occhio.

Con scuole e università chiuse è di vitale importanza seguire la formazione a distanza. Questo, però, può aumentare il rischio di avere l'occhio secco. Secondo recenti dati Unicef, sono più di un miliardo gli studenti che studiano a distanza. Gli esperti internazionali della società scientifica statunitense esortano i giovanissimi e non solo a fare piccole pause dagli schermi. Questo suggerimento è utile per consentire all’occhio di idratarsi efficacemente.

L'esposizione prolungata a schermi digitali infatti determina una più rapida evaporazione del film lacrimale. Non è altro che quel sottile strato di liquido che riveste la superficie oculare. Quando siamo concentrati di fronte al pc gli occhi vengono strizzati meno di frequente. Ciò rallenta inevitabilmente la diffusione del film lacrimale sulla superficie dell'occhio con conseguenze che vanno dall'affaticamento al bruciore, dall'irritazione al dolore. Se lo stimolo persiste a lungo questo provoca una infiammazione che può diventare cronica. Se non curata può comportare una serie infiammazioni dell’occhio come congiuntiviti, ulcere corneali e blefariti.

La patologia dell'occhio secco è sempre più un disturbo che interessa l’intera popolazione mondiale. Colpisce sia i giovanissimi e non è più appannaggio solo della popolazione anziana o delle donne nel periodo che segue la menopausa Per curare casi lievi e moderati di sindrome dell’occhio secco solitamente si segue una terapia a base di lubrificanti per gli occhi. Questi medicinali possono essere sotto forma di pomata, gel, collirio. Spesso sono chiamati con il nome di “lacrime artificiali”. Forniscono il giusto grado di umidità agli occhi, ma non contengono lo stesso livello di nutrienti che si trova nel film lacrimale naturale. Alcuni colliri sono disponibili come farmaci da banco; altri, invece, richiedono la prescrizione medica.

Ecco alcuni utili consigli per prevenire questa fastidiosa patologia:

- Non esagerare col computer: cercare di fare delle pause almeno ogni ora. Per ritrovare sollievo si consiglia di distogliere lo sguardo dal video e chiudere gli occhi per un paio di minuti coprendoli con le mani chiuse a coppa;

- Limitare l'uso delle lenti a contatto: se si è a casa usare gli occhiali al posto delle lenti a contatto. Le lenti tendono a disidratare l’occhio perché fanno passare meno ossigeno;

- Via libera alla ginnastica oculare: basta fissare tre oggetti posti a distanze diverse per qualche secondo, ammiccare più volte e successivamente strizzare le palpebre come quando la luce è intesa e infine roteare gli occhi. Questi movimenti favoriscono l’afflusso del sangue e dell’ossigeno ai tessuti oculari;

- Massima idratazione: occorre bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno. Se si beve poco la produzione di lacrime si riduce;

- Mangiare verdure fresche e più pesce: questi alimenti favoriscono l’idratazione dei tessuti dell’occhio e rendono il film lacrimale più spesso e protettivo. Per la salute dei nostri occhi bisogna fare il pieno di pomodori, peperoni, spinaci, zucca, radicchio, carote, uova e formaggi e frutta secca;

- Umidificare l’ambiente: quando in casa l’umidità scende al di sotto del 50 per cento, il corpo perde liquidi. Di conseguenza occhi e labbra si seccano di più. Si consiglia quindi di utilizzare un umidificatore con indicatore di umidità almeno al livello di 60.

Anche un semplice contenitore di acqua calda posto sulla scrivania aiuta a rendere meno secca l’aria.

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