Perdita di capelli, il nostro parco follicolare è pronto al grande turnover primaverile?
Al risveglio delle attività metaboliche funzionali nella natura, complice la primavera che, con il rinnovato tepore delle giornate sempre più luminose stimola l'organismo dopo il torpore invernale, si ha un accentuato turnover della caduta di capelli e un conseguente impulso alla ricrescita. Un normale ciclo vitale, insomma. Se però al cambio di stagione ci presentiamo affaticati da un grande periodo di stress dovuto a più fattori, tutto il nostro organismo ne risente e in particolare la nostra capigliatura non riesce a far fronte al cambiamento. Il Dott. Mauro Conti, direttore scientifico del gruppo biomedico HairClinic, uno dei centri più specializzati al mondo nella cura dell'alopecia e dei problemi legati all'indebolimento dei capelli, spiega perché e come possiamo intervenire.
Perdita di capelli, caduta e crescita sono un fenomeno naturale, ma quando diventa un “problema”?
"In primavera, è normale che ci sia accentuato defluvium fisiologico della nostra capigliatura e una più abbondante perdita di capelli, ma è altrettanto vero che alla caduta deve corrispondere una conseguente ricrescita - spiega il dottor Conti - È un normale fenomeno naturale, tuttavia questo ciclo vitale è influenzato dalle condizioni psicofisiche nelle quali ci troviamo dopo il periodo autunnale-invernale. Il perché cadono i capelli solitamente è la somma di più cause e concause. Potremmo esservi arrivati a seguito di un periodo di forte stress: lavoro, gravidanze o alimentazione scorretta, ad esempio".
In una situazione clinica generale di stanchezza dell'organismo, i capelli, che sono dei fini indicatori del nostro stato di salute, possono essere la spia di una sofferenza anche profonda. "Sia negli uomini sia nelle donne, così come in chi soffre di calvizie, cadono, si rigenerano a fatica o magari sono spenti, sfibrati, sottili o con le doppie punte". Che fare?
Perdita di capelli, la risposta arriva dal Protocollo di Medicina Rigenerativa non chirurgico.
Tanto chi soffre di alopecia androgenetica quanto chi nota una perdita accentuata di capelli e vede di conseguenza la propria chioma diradarsi e perdere vitalità e lucentezza, può essere affetto da una rilevante sofferenza follicolare, alla quale si può porre rimedio grazie a un preciso percorso terapeutico. Come? Intervenendo sul microcircolo immettendovi nutrimenti e una maggiore ossigenazione e integrazione di proprie Unità Rigenerative Cellulari (URC) grazie alla Medicina Rigenerativa.
“bSBS è Protocollo di Medicina Rigenerativa avanzata per eccellenza, usa la tecnologia l'hCRP (Citochine Rich Plasma) per estrarre dal sangue del paziente stesso le cellule rigeneratrici e riparatrici e un emo-concetratore per estrarre la Matrice ExtraCellulare Nativa. Queste cellule, una volta isolate, vengono fatte incanalare sottocute attraverso un micro ago calibrato, con particolare attenzione alle zone più colpite, ma sono interessate anche tutte le aree che potenzialmente possono essere soggette alla perdita dei capelli.
Si tratta di un approccio indolore, non chirurgico e che non richiede taglio dei capelli o stop dal lavoro, di fatto la ripresa alla vita sociale immediata. Una peculiarità della Medicina Rigenerativa e del Protocollo eseguito anche in Italia in HairClinic è l’assenza totale di controindicazioni o effetti collaterali.Oggi è questo il meccanismo sinergico terapeutico più completo e ottimale per fornire un impulso al parco follicolare e all'attività tricogenetica", spiega il dottor Conti. Che aggiunge: "Con questo percorso totalmente ad-personam, in HairClinic ogni caso è trattato come un caso unico, interveniamo sul 'soggetto terapeutico' numero uno, che è il follicolo, apportandovi un grande cambiamento sinergico nutritivo e di ossigenazione.
Parliamo dunque di un percorso terapeutico individuale, ma quante volte si deve eseguire e a chi è consigliato?
“Non si tratta di un blando trattamento cosmetico frazionato in più incontri, ma di Medicina Rigenerativa avanzata, il Protocollo concentra l’azione in un’unica sessione di 2 ore e 30 minuti circa, durante le quali si eseguono tutte le fasi trerapeutiche, segue un importante follow-up ad personam a seguito dell’analisi genomica e della membrana cellulare, permettono di lavorare realmente su una serie di concause personali che incidono in parte o totalmente con la propria perdita di capelli. In HairClinic il follow-up è parte integrante del percorso terapeutico.
La Medicina Rigenerativa non è una terapia miracolosa, nei casi di calvizie avanzata ma ancora trattabile è da considerare una base essenziale pre-chirurgia per assicurare risultati validi, duraturi e naturali.
Ma esprime il massimo potenziale sui casi di diradamento localizzato o diffuso come l’alopecia androgenetica e la miniaturizzazione del follicolo, situazione che riguarda oltre il 93% dei pazienti trattati.I risultati e benefici sono i più validi raggiungibili. è privo di effetti collaterali, non lascia segni e che permette un'immediata ripresa della vita sociale", conclude il dottor Conti.
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