Il primo raffreddore della storia l'uomo l'ha preso da un dromedario. È la scoperta di uno studio dell'ospedale universitario di Bonn, pubblicato su "Pnas" che ha identificato il cosiddetto "untore zero" di quella che nei secoli è diventata una delle infezioni più comuni fra il genere umano.
I ricercatori tedeschi stavano indagando sulla Mers, la grave sindrome respiratoria mediorientale causata da un coronavirus, per la quale i dromedari sono già stati additati come "serbatoio". Gli scienziati hanno analizzato circa mille esemplari, scoprendo con stupore che una buona percentuale di animali risultava positiva anche per la forma di coronavirus responsabile del comune raffreddore nell'uomo (HCoV-229E). Secondo gli autori del lavoro, questo dovrebbe mettere in guardia sul potenziale pandemico della Mers. Un nemico da non sottovalutare.
"Siamo stati sorpresi di osservare che il 6% circa dei dromedari esaminati era positivo all'HCoV-229E", afferma Christian Drosten, uno dei ricercatori dell'équipe, citato dall'Independent. Gli studiosi hanno quindi prelevato dai camelidi campioni di questo germe, dimostrando che era in grado di infettare l'uomo, senza tuttavia rappresentare un pericolo di nuova epidemia perché il sistema immunitario umano già conosce ed è in grado di combattere questo microbo. Ma per la Mers sarebbe diverso, ammoniscono gli esperti.
Pur avendo già effettuato il salto di specie - il primo caso umano di Mers è stato diagnosticato nel 2012 - questo virus "fortunatamente per ora non si è adattato abbastanza all'organismo umano da alimentare una trasmissione efficace della malattia", puntualizza Drosten.
Se evolvesse in maniera da riuscirci, però, potrebbe costituire un problema serio perché vorrebbe dire che la Mers sarebbe potenzialmente capace di diffondersi con la stessa forza di un banale raffreddore. "Il nostro studio - conclude lo scienziato - ci dà un segnale di avvertimento sul rischio di una futura pandemia Mers, perché il virus che la causa forse un giorno potrà fare ciò che l'HCoV-229E ha già fatto".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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