Non avranno le vampate e gli isterismi femminili, ma anche gli uomini over 60 devono fare i conti con la rivoluzione pre terza età, più lenta rispetto a quella femminile ma comunque destabilizzante. I medici non chiamano questa fase andropausa ma Padam, acronimo anglosassone derivato da Partial androgen deficiency in aging male, ossia sindrome da parziale carenza di androgeni nella terza età. I disagi non mancano: in primis diabete, aumento del peso e problemi di incontinenza.
Tuttavia i tabù a riguardo sono sempre meno. Da vent'anni a questa parte, cioè da quando il Viagra ha cambiato le abitudini di molti e viene utilizzato senza particolari remore, gli uomini hanno anche imparato ad andare con più tranquillità dall'urologo, parlando liberamente delle disfunzioni erettili e affini. E questo ha permesso di prevenire parecchie patologie o di risolverle con semplici terapie da farmacia.
«Tre passi fondamentali nella prevenzione maschile - spiega Vincenzo Mirone, ordinario di Urologia all'università Federico II di Napoli - sono il controllo del psa, antigene prostatico specifico, l'ecografia prostatica e l'esplorazione digito rettale. E poi ben venga anche la terapia sostitutiva ormonale. Da tempo è stato verificato che non ha effetti collaterali. Personalmente la sconsiglio solo a chi ha precedenti oncologici in famiglia o personali, ma per il resto è un aiuto utile». Utile non solo a mantenere vivo il desiderio sessuale ma anche a prevenire il rischio di diabete e di problemi di indebolimento delle ossa.
Il testosterone, che si riduce a partire dai 50 anni con una caduta media di circa lo 0,8% annuo, è stato analizzato a livello scientifico su un gruppo di pazienti over 65 in buona salute, trattati con un gel contenente una piccola percentuale dell'ormone. Dopo un anno di terapia quotidiana, sono state analizzate le differenze sulla funzionalità sessuale, sulle prestazioni cognitive, sulla forza muscolare, l'anemia, la formazione di placche arteriosclerotiche e la densità ossea. E i benefici sono stati evidenti.
Gli studi, e le terapie, si concentrano anche sul binomio diabete-disfunzione erettile che, negli uomini con problemi di metabolismo glucidico, sono più frequenti. L'iperglicemia può danneggiare le fibre nervose ed i vasi sanguigni coinvolti nell'erezione.
Inoltre predispone all'arteriosclerosi e, similmente all'obesità, riduce la sintesi di ossido nitrico, un importante vasodilatatore coinvolto anche nei fenomeni erettivi (il meccanismo d'azione di Viagra ed analoghi si basa sul blocco della degradazione di un'altra sostanza vasodilatatoria, che viene rilasciata in risposta all'aumento dell'ossido nitrico). Risulta che, tutto sommato, i sintomi dell'andropausa sembrino per molti aspetti simili a quelli dell'ipotiroidismo, una malattia dovuta all'insufficiente attività della ghiandola tiroide.MaS
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