Sempre più surfisti con diarrea e vomito. Colpa dei batteri fecali

Uno studio di un'Università inglese ha dimostrato l'esistenza di un nesso tra i mal di pancia di chi fa surf e la sovrabbondanza di escherichia coli nell'intestino. I surfisti soffrono di infezioni da super batterio tre volte in più della media

Sempre più surfisti con diarrea e vomito. Colpa dei batteri fecali

Il surf è uno degli sport più in voga di questi anni, specie in Stati Uniti e Australia. Ma è largamente praticato anche in Europa, Italia compresa. Quella che agli occhi di tutti rappresenta una delle discipline sportive più divertenti e affascinanti, ha una grave controindicazione. Secondo uno studio dell'Università di Exeter, in Inghilterra, i frequenti mal di pancia e attacchi di vomito dei surfisti sono legati all'ingerimento continuo di batteri fecali contenuti nel mare, in particolare escherichia coli. Inoltre, coloro che praticano questo sport sono soggetti tre volte in più rispetto alla media a infezioni da super batteri.

Il surf è lo sport "figo" per antonomasia. Chi lo pratica, almeno secondo certi stereotipi, è sempre bello, giovane, biondo, abbronzato e aitante. All'apparenza, si tratta di una disciplina sportiva che fa bene al fisico e alla mente. È anche questo, dato che come raccontato nella prima puntata del nuovo ciclo di Superquark, la storica trasmissione di Rai Uno dedicata alla scienza e condotta da Piero Angela, il surf è associato a gravi disturbi gastrointestinali. Secondo uno studio dell'Università di Exeter, reso noto dal noto programma della tv pubblica, sono molti i surfisti ad avere sperimentato sulla loro pelle - e almeno una volta - un effetto collaterale del loro sport: un fortissimo mal di pancia, accompagnato da sintomi come vomito e diarrea.

Il tutto sembra dovuto all'ingestione da parte dei surfisti di grandi quantità di batteri fecali, che nonostante i depuratori ammorbano le acque del mare. Il più diffuso è l'escherichia coli, un batterio che si trova nell'intestino e arriva in acqua attraverso le fogne. Un singolo intestino umano contiene 40 miliardi di batteri di questo tipo, le feci addirittura 1000 miliardi. Un'enorme carica batterica che si riversa ogni giorno nelle acque dei nostri mari. Le acque nere rese sterili vengono buttate in mare a una certa distanza dalla costa, allo scopo di allontanare il più possibile dalle spiagge questa enorme carica batterica.

Tuttavia, le correnti hanno gioco facile a riportarla indietro. Chi fa il bagno, è inevitabile che ingerisca ogni volta una certa quantità di batteri. Figuriamoci chi sfida la forza delle onde a bordo di una tavola. A ogni cavalcata la caduta è inevitabile e con essa l'ingerimento di acqua "torbida". Secondo i biologi dell'Università di Exeter, tutti i batteri che entrano nel nostro organismo - anche quelli non appartenenti alla stessa specie - si uniscono tra di loro, scambiandosi il dna. Ciò li rende più forti e anche più resistenti agli antibiotici.

Un mix micidiale che mette a repentaglio la salute dei surfisti, al punto che questi ultimi sono soggetti a infezioni da super batteri tre volte in più della media.

Insomma, il surf sarà pure bello. Ma è anche pericoloso.

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