Salute

Talassoterapia, come curarsi usando semplicemente il mare

La talassoterapia è una delle forme di cura più naturali e antiche, e sfutta appieno i benefici del mare e dei suoi vari componenti

Talassoterapia, come curarsi usando semplicemente il mare

È una pratica millenaria in uso già ai tempi di Egizi, Fenici, Greci e Romani. Il mare “thalassa” e la cura “therapia“. Talassoterapia significa curarsi usando tutto il mare: non solo l'acqua, nella quale ci si immerge, ma anche la sabbia, le alghe, i fanghi, il sale, che si massaggia sulla pelle per rimuovere le impurità. L'unica esperienza a 360° gradi capace di risvegliare i cinque sensi con un solo elemento.

Gli innumerevoli benefici

Tanti sono i benefici che questa cura completamente naturali, apportano al nostro organismo:

  • Tonifica: il getto d’acqua nelle piscine specializzate o anche negli idromassaggi, viene indirizzato sul corpo dal basso verso l’alto. Questo ha un effetto tonificante sulla pelle e la muscolatura. Anche il pediluvio utilizza l’acqua fredda, per favorire la circolazione e rendere tonici i tessuti.
  • Riduce e leviga: le alghe che si trovano nell’acqua hanno una forte azione riducente e modellante, in più, levigano la pelle rendendola più compatta.
  • Stimola il metabolismo: grazie allo iodio che facilita le reazioni chimiche che avvengono all’interno dell’organismo e aiuta a bruciare grassi.
  • Migliora la circolazione: quando si cammina nelle vasche, o anche semplicementte in riva al mare con l'acqua che deve arrivare sopra le ginocchia, si esegue un massaggio che velocizza il flusso sanguigno e aiuta il ritorno venoso.

Un principio naturale

La talassoterapia è basata su un particolare principio secondo il quale l'acqua di mare avrebbe una composizione quasi sovrapponibile a quella del plasma umano, e che i sali e gli oligoelementi in essa contenuti siano altamente biodisponibili e facilmente assorbibili attraverso la pelle. Sempre secondo questo principio, l'assimilazione di questi oligoelementi e di questi sali, permetterebbe di favorire il ripristino dell'equilibrio dell'organismo, aumentando anche le resistenze alle aggressioni esterne e producendo effetti stimolanti e rivitalizzanti.

In ogni caso, la talassoterapia, come dicevamo, sfrutta anche altre componenti dell'ambiente marino per veicolare le proprietà benefiche presenti. Per questo vengono utilizzati anche i fanghi, la sabbia (sabbiature) e perfino le alghe che, crescendo nell'acqua marina, sono in grado di assorbirne i preziosi componenti, oltre a essere dotate di proprietà fitoterapiche (come, ad esempio, avviene nel caso delle alghe rosse).

A cosa serve?

Apporta particolari benefici, come terapia coadiuvante soprattutto nel trattamento di:

  • Patologie della cute, come eczemi, psoriasi, eritemi, dermatiti e inestetismi cutanei come la cellulite.
  • Patologie delle vie aeree e dell'apparato respiratorio in generale, come sinusiti, affezioni catarrali, bronchiti, malattie da raffreddamento, tosse e altre malattie infiammatorie.
  • Patologie, disturbi e dolori osteoarticolari e muscolari, sia di natura reumatica che di natura traumatica.

Il bagno in acqua di mare

È il trattamento caratteristico di questa forma terapeutica alternativa. Sfrutta direttamente l'acqua di mare nel quale ci si immerge. Può avvenire sia direttamente al mare, o a seconda dei casi, nell'oceano, oppure all'interno di apposite piscine o vasche situate in strutture idonee che contemplano questo tipo di terapia. Il bagno in acqua di mare può essere parziale, totale e, caldo o freddo. In questo caso si parla di balneoterapia marina, che viene effettuata a temperature di 37-38°C, per il bagno caldo, all'interno di apposite vasche. I bagni caldi, solitamente, hanno una durata di circa venti minuti.

Freddo, in questo caso invece, l'acqua di mare si trova a temperature comprese fra i 20°C e i 25-27°C, il paziente può essere immerso in vasche o piscine, oppure direttamente in mare. Inoltre, questo trattamento può essere effettuato sia con l'impiego esclusivo di acqua di mare, sia con l'aggiunta a quest'ultima di alghe o derivati, anidride carbonica (bagno carbonico) o ozono (bagno ozonizzato). In aggiunta a tutto questo, il bagno in acqua di mare può essere associato o meno ad un'idromassaggio.

Sabbiature

Le sabbiature (psammatoterapia), o anche "bagni di sabbia", sfruttano l'azione della sabbia calda (che può arrivare fino a temperature di 50°C) e degli oligoelementi e dei sali marini che dall'acqua di mare si sono depositati sui suoi granelli. Normalmente, le sabbiature vengono effettuate all'aperto in una spiaggia ben riscaldata dalle radiazioni solari, dove vengono scavate apposite buche sufficienti affinchè ci si possa sdraiare all'interno. Poi si viene ricoperti dalla sabbia con la testa tenuta ovviamente all'ombra.

Di solito, il bagno di sabbia ha una durata di 15-20 minuti, che può poi essere gradualmente aumentata fino a 40 minuti circa. Le sabbiature sembrano essere particolarmente efficaci per il trattamento di disturbi dell'apparato muscoloscheletrico di natura sia reumatica, sia traumatica, come, ad esempio, reumatismi cronici, osteoartrosi, e postumi di forme traumatiche.

Controindicazioni

L'impiego della talassoterapia è generalmente controindicato nei pazienti affetti da patologie del sistema nervoso, come l'epilessia o da patologie cardiovascolari, come, ad esempio, l'ipertensione. Inoltre, a causa dell'elevata concentrazione di iodio nell'ambiente marino, la talassoterapia è solitamente vietata ai pazienti affetti da patologie della ghiandola tiroidea. Infine, esistono alcune controindicazioni per l'impiego della talassoterapia anche nelle donne in gravidanza e nelle madri che allattano al seno. Tuttavia, sono numerosi i centri che hanno messo a disposizione specifici percorsi adatti anche a questa categoria di pazienti.

È comunque sempre consigliato in caso di particolari patologie o disturbi, e in caso di gravidanza o allattamento, prima di ricorrere alla talassoterapia, chiedere consiglio del proprio medico.

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