Coronavirus

Virus, l'Aifa concede il via libera alla sperimentazione di Avigan

Soddisfazione da parte di Zaia e Fontana, che avevano fatto appello per avviare lo studio in Italia. A comunicare il via libera dell'ente è stato il ministro della Salute, Roberto Speranza

Virus, l'Aifa concede il via libera alla sperimentazione di Avigan

"Il direttore generale dell'Agenzia italiana del farmaco, Nicola Magrini, mi ha comunicato che la riunione del Comitato tecnico-scientifico di questa mattina, dopo una prima analisi sui dati disponibili relativi ad Avigan, sta sviluppando un programma di sperimentazione e ricerca per valutare l'impatto del farmaco nelle fasi iniziali della malattia". A dichiararlo è stato, in queste ore, il ministro della Salute, Roberto Speranza, dopo l'incontro con i vertici di Aifa. E così, le aspettative per combattere il nuovo coronavirus sono riposte nel farmaco giapponese.

La soddisfazione di Fontana

"Nei prossimi giorni, i protocolli saranno resi operativi, come già avvenuto per le altre sperimentazioni in corso", ha precisato Speranza. E dalla Lombardia, dopo la diffusione della notizia, il governatore Attilio Fontana ha espresso soddisfazione: "Una buona notizia, che un po' è anche merito dell'assessore al Bilancio, Davide Caparini, che è anche membro dell'Aifa. Il nuovo farmaco Avigan non si sa se funzioni o non funzioni, ma adesso potrà essere testato, grazie alle sollecitazione che abbiamo inviato a Roma perché venisse immediatamente sperimentato. E la sperimentazione, grazie all'ok dell'Aifa, inizierà immediatamente in Lombardia, già da domani, e speriamo che contribuisca a eliminare questo maledetto virus".

"La sperimentazione partirà subito"

E l'assessore al Bilancio Caparini, parlando di Avigan ha poi voluto aggiungere: "È un farmaco da banco che già dal 2014, in Giappone, serve per combattere l'influenza e ha dato risultati positivi, ma bisogna ancora capire quanto questo farmaco possa essere efficace. Ringraziamo il ministro Speranza che ha accolto il nostro accorato appello. La sperimentazione partirà subito in Lombardia".

Zaia: "Ottima decisione di Aifa"

"Apprendo con piacere la comunicazione del ministro Speranza e ben venga la decisione dell'Aifa di sperimentare l'utilizzo del farmaco sul territorio nazionale, per testare la capacità di combattere il coronavirus", ha dichiarato il governatore del Veneto, Luca Zaia. Che, poi, ha aggiunto: "Come già detto nei giorni scorsi la Sanità del Veneto è pronta ad affrontare il protocollo che verrà deciso per testare il farmaco nei pazienti del nostro territorio. È giusto e corretto non dare facili speranze. Questa è, infatti, una sperimentazione scientifica. È tuttavia pur vero che non bisogna lasciare nulla di intentato nella lotta alla peggiore epidemia dal dopoguerra a oggi".

Contrario Burioni

In base a quanto riportato da Libero, il virologo Roberto Burioni non è apparso entusiasta della notizia della sperimentazione, perché non esiste ancora una dimostrazione scientifica dell'effettiva utilità del farmaco contro il coronavirus. "Oggi, in Italia, la prima sperimentazione clinica decisa sulla base di un video di YouTube postato da uno sconosciuto. La vita ha più fantasia di me", ha dichiarato il medico.

Il farmaco giapponese

Come riportato dal Corriere della sera, Zaia e Fontana, alla guida delle regioni maggiormente colpite dall'epidemia causata dal Covid-19 erano stati i primi a sollecitare le richieste per la sperimentazione del farmaco giapponese, di cui si era iniziato a parlare dopo la diffusione di un video di un imprenditore romano in Giappone. Domenica, Aifa aveva sottolineato che, finora, non esistevano studi clinici relativi all'efficacia e alla sicurezza del favipiravir (il principio attivo di Avigan), nel trattamento del nuovo virus. L'ente, infatti, aveva spiegato che si tratta di un antivirale per il trattamento "di forme di influenza causate da virus nuovi o riemergenti" e che il suo utilizzo "è limitato ai casi in cui gli altri antivirali sono inefficaci".

Il (primo) parere di Aifa

In base a quanto riportato dal quotidiano, relativamente all'impiego con il coronavirus, per l'ente "sono unicamente noti dati preliminari di un piccolo studio condotto in pazienti con Covid-19 non grave, in cui favipiravir è stat confrontato alla combinazione antivirale lopinavir/ritonavir. Sebbene i dati disponibili sembrino suggerire una potenziale attività di favipiravir, in particolare per quanto riguarda la velocità di scomparsa del virus dal sangue e su alcuni aspetti radiologici, mancano informazioni sulla reale efficacia nell'uso clinico e sull'evoluzione della malattia".

L'organizzazione per gli altri Paesi

Prodotto dall'azienda produttrice Toyama Chemical, controllata da Fujifilm, ora si dovrà comprendere come regolarsi con la sperimentazione. Mario Lavizzari, corporate senior director Fujifilm Italia, a questo proposito ha dichiarato: "In questa fase l'azienda non è in grado di divulgare alcun piano per l'uso di Avigan in altri Paesi. Per valutare la sua efficacia e sicurezza nei confronti di Covid-19, Fujifilm prevede di avviare uno studio clinico in Giappone. Avigan deve essere somministrato a coloro che sono stati infettati da una nuova influenza o dal riemergere delle infezioni del virus dell'influenza, quando un altro farmaco antinfluenzale non funziona. Ora è somministrato a pazienti di Covid-19 in Giappone ai fini di uno studio di osservazione.

Sappiamo anche che favipiravir (farmaco generico) è stato somministrato a piazienti Covid-19 in Cina".

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