Bressanone - Di nuovo in Alto Adige. E di nuovo in vacanza. Ma per Joseph Ratzinger, habitué di vacanze altoatesine prima di diventare Papa, non sarà più la stessa cosa: un soggiorno per forza di cose blindato, senza la libertà del turista, lo aspetta a Bressanone, dove arriverà oggi intorno alle 12, per trattenersi fino all’11 agosto.
Ieri il Pontefice all’Angelus si è congedato dai suoi fedeli prima di partire: «Auguro a tutti giorni sereni di distensione fisica e spirituale», e ha rivolto un augurio ancora più sentito a chi non può permettersi una vacanza.
Pochi gli impegni pubblici fissati per questo periodo di riposo, per privilegiare invece la lettura, lo studio, forse la stesura della seconda parte del suo libro su «Gesù di Nazaret» e della attesa enciclica sociale. E almeno per ora, fanno sapere in Vaticano, nessuno spazio per un incontro con il cancelliere tedesco Angela Merkel, forse anche lei in vacanza in Alto Adige nella prima parte di agosto.
È stato il Papa in persona - la cui nonna materna, Maria Taubner, era di Rio Pusteria - a scegliere di tornare a Bressanone per le vacanze estive, dopo il 2005 e 2006 passati a Les Combes d’Introd, in Val d’Aosta, e il 2007 a Lorenzago di Cadore, entrambe località wojtyliane. Bressanone invece è tutta ratzingeriana: dal 1970 al 2004 l’attuale Papa vi ha soggiornato dieci volte, alloggiando prima nella locanda per studenti «Gruener Baum» e poi ospite del seminario maggiore che lo accoglierà anche quest’anno.
Nel 1967, inoltre, l’allora giovane teologo fece una visita di lavoro a Bressanone, tenendo due conferenze sulla formazione al sacerdozio secondo il Concilio, nella stessa ricchissima biblioteca del seminario dove nei prossimi giorni potrà ritirarsi e dedicarsi allo studio. Un luogo, Bressanone, ricco di ricordi per il Papa. Nell’84 il seminario ospitò le conversazioni con Vittorio Messori che diedero vita al celebre «Rapporto sulla fede».
Per l’arrivo del Papa e del seguito, il seminario è stato sgombrato, con l’unica eccezione del rettore Ivo Muser e di suor Maria Pietà Dorfmann, la religiosa 77enne che accudiva il cardinale Ratzinger durante le vacanze. Ci sarà anche la gatta nera Milly, mascotte del seminario e ben nota al Papa. Le stanze dell’edificio del 1050 saranno tutte occupate dal seguito papale e dalla sicurezza; per il Pontefice è pronto l’appartamento vescovile. Venticinque gendarmi pontifici alloggeranno nel palazzo, mentre in paese 600 tra poliziotti e carabinieri vigileranno sulla tranquillità dell’illustre ospite. Il seminario è in una zona centrale, e per salvaguardare la privacy papale l’edificio è stato schermato da un telone nero alto tre metri e lungo circa 600. Dopo l’impegnativo viaggio a Sydney per la Giornata mondiale della gioventù e in vista degli impegni di settembre, il riposo resta il primo obiettivo delle vacanze di Ratzinger. Così i suoi impegni pubblici sono soltanto gli Angelus delle domeniche 3 e 10 agosto, un incontro con il clero della regione il 6 e il conferimento della cittadinanza onoraria il 9.
«È possibile - ha detto il direttore della sala stampa vaticana, padre Lombardi - che dedichi del tempo, se tutto va bene e se è riposato e in buone condizioni per lavorare, alla seconda parte del suo libro su Gesù o al completamento della sua encliclica sociale attesa da tempo; oppure forse sta pensando ad altro», come l’anno scorso quando tutti si aspettavano l’enciclica sociale e dalla vacanza in Cadore nacque invece l’enciclica «Spe salvi».
Se non potrà più frequentare il ristorante del Gruener Baum dove pranzava con la sorella Maria e il fratello Georg, e se dovrà rinunciare alle escursioni in Valle Aurina con il sovrintendente Karl Gruber e la signora Hilde March Albertini, come faceva da
comune mortale, papa Ratzinger potrà sempre gustare i canederli e le crêpes di mirtilli rossi, i succhi di frutta artigianali e le fragole.Almeno a tavola il Papa può continuare a godere dei piaceri del semplice turista.
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