Federico Casabella
La Sampdoria di Novellino come quella di Bernardini. Un triste record negativo, con sei sconfitte, è stato eguagliato dalla Samp dopo la sconfitta subita domenica a Roma contro la Lazio. Nel campionato 1965-66, i blucerchiati retrocessero in serie B per la prima volta nella loro storia. Squadre, società e momento storico sono totalmente diversi ma, la crisi di risultati comincia a spaventare e la Sampdoria deve cominciare a guardarsi indietro.
Comincia a far paura anche la sfida contro il Cagliari di domenica prossima al «Ferraris». La salvezza matematica non è ancora raggiunta e si devono racimolare punti. Dopo una prima parte di campionato giocata a rincorrere prima la Champions League e poi la coppa Uefa, incredibilmente i blucerchiati si trovano a dover guardare indietro, con l'incubo, per ora ancora remoto, di fare una fine simile a quella fatta dal Bologna nello scorso campionato con i rossoblù che alla fine del girone d'andata si trovavano a lottare per la zona Uefa, mentre all'ultima giornata, complice un girone di ritorno disastroso, furono condannati proprio dopo il pareggio interno con la Sampdoria (finì 0-0) a giocarsi gli spareggi, poi persi, contro il Parma. La situazione della Samp oggi sembra molto simile: crisi di gioco, infortuni a raffica e risultati che stentano ad arrivare complice, sul campo e fuori, anche la sfortuna.
Alla squadra di Novellino per ritrovare la concentrazione giusta non è servito neanche il ritiro di Fiuggi, la squadra scesa in campo domenica non ha dimostrato progressi né nel gioco né per il carattere con una formazione che è apparsa ancora una volta poco reattiva dopo il gol subito.
La società ha rinnovato pienamente la fiducia al tecnico blucerchiato: «Andiamo avanti con lui, - ha ribadito ieri il direttore generale Beppe Marotta- consapevoli che momenti come questi, nel calcio possono accadere e che sapremo venirne fuori con le nostre forze». Ora Novellino dovrà tentare di motivare la squadra in vista del prossimo impegno casalingo contro il Cagliari che potrebbe essere uno scontro decisivo. Se la Sampdoria riuscisse a vincere questa partita si allontanerebbero le nubi minacciose dal cielo blucerchiato. Sarà una partita difficile sia per l'avversario, che sta lottando per non retrocedere e viene da una bruciante sconfitta interna contro la Reggina, che per l'undici che Novellino potrà schierare. Oltre alle consuete assenze di Bonazzoli e Bazzani, infati, la Samp non avrà a disposizione né Flachi, né Volpi che, entrambi diffidati domenica scorsa, sono stati ammoniti e verranno squalificati dal giudice sportivo. In difesa saranno da valutare le condizioni di Giulio Falcone, uscito durante la gara con la Lazio per trauma cranico dopo aver subito una testata da Belleri mentre cercava di bcontrastare l'avversario che stava concludendo verso la porta di Antonioli. Novellino dovrà valutare anche le condizioni di Colombo che la settimana scorsa è rimasto a Genova per allenarsi a parte cercando di smaltire l'infiammazione alla caviglia che lo attanaglia da un mese. In dubbio anche Diana disturbato da un principio di pubalgia.
Per la gara di domenica il tecnico avrà grossi problemi in attacco, visto che al momento le uniche due punte a disposizione sono Foti e Kutuzov, con il bielorusso che non sta dimostrando una grande condizione di forma. Così il tecnico potrebbe scegliere di schierare Gasbarroni trequartista, dietro a Foti unica punta. Probabile, invece, che Novellino lanci il giovane Gionata Mingozzi, prelevato in estate dal Perugia e, praticamente, mai sceso in campo.
Oggi pomeriggio la squadra si ritrova a Bogliasco e sempre in giornata è attesa la decisione su un eventuale nuovo ritiro. La società sembrerebbe propendere per anticipare il raduno all'Astor di Nervi a giovedì sera senza spostarsi da Genova.
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