Una sosta salvifica. La Sampdoria approfitta dell'impegno genovese della Nazionale per fare ordine in questo inzio di stagione travagliato che ha riservato più dolori che gioie ai propri tifosi.
7 partite di campionato, 3 sconfitte, 2 pareggi e 2 vittorie, ma quello che di più «brucia» è l'eliminazione dalla Coppa Uefa, torneo per partecipare al quale, i blucerchiati avevano stravolto la preparazione estiva, giocando la prima partita ufficiale in Intertoto già il 21 luglio. Ora che l'obiettivo di arrivare quantomeno al girone eliminatorio è sfumato, in casa Samp guardano al bicchiere mezzo pieno, con Mazzarri convinto che «in questo modo, si potrà incominciare ad allenare, dato che i ritmi dei primi mesi - ha dichiarato dopo la trasferta di Torino, il mister doriano -, non hanno lasciato troppo spazio alla possibilità di istruire i giocatori secondo gli schemi di un allenatore nuovo». Dopo la sconfitta sotto la Mole, l'allenatore ha dato la colpa soprattutto alla sfortuna che ha tormentato i blucerchiati sia in campo, sia fuori.
Facendo il passo del gambero, contro i granata la Sampdoria avrebbe meritato quantomeno un pareggio, avendo anche giocato in dieci uomini per 50 minuti. Prima i tanti infortuni che hanno condizionato l'assetto tattico della squadra di Mazzarri: Accardi, Volpi, Zenoni, Cassano, Maggio, Delvecchio, Lucchini, Sala e Campagnaro. Tutti, per cose lievi o meno, sono dovuti passare dal medico e saltare incondizionatamente almeno una gara. Così la Samp ha perso terreno nella partita casalinga con l'Aalborg e in campionato a Napoli, causa anche delle sfortunate prestazioni di Castellazzi. La sosta, si spera possa servire alla Sampdoria per recuperare gli infortunati e, soprattutto, per riavere in forma Cassano e Montella.
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