Emmanuele Gerboni
La vita da commissario tecnico piacerebbe proprio a tutti. Poi, cè Walter Novellino che, se dovesse scegliere, rimarrebbe sempre sul campo di allenamento sette giorni su sette. Bogliasco, deve ancora scomparire quella scia azzurra lasciata dalla visita sotto la Lanterna di Marcello Lippi. Che ha ricordato Paolo Mantovani, aperto una porta ad Emiliano Bonazzoli e inviato tanti complimenti al mister blucerchiato. Il giorno dopo, Monzon ringrazia, risponde e spiega che la vita da commissario tecnico non sarebbe proprio la sua vita: «Non lo farò mai perché mi annoio, tutti dicono che vorrebbero essere ct mentre io preferisco vivere il calcio quotidianamente». Cè un titolo diverso sulla vigilia della Samp che oggi guarderà negli occhi un Ascoli che parla il dialetto genovese. Tanti ex rossoblucerchiati, un derby a seicento chilometri di distanza. O se preferite una partita speciale per Novellino che ad Ascoli aveva fatto vedere al mondo quanto era raffinato il suo repertorio. «Ci fu subito un feeling speciale, mi trovai in perfetta sintonia con la società ed il pubblico. Sono felice di ritornare. In quegli anni conquistammo due salvezze, fu la dimostrazione che si possono ottenere miracoli con la grinta e la volontà». Il passato che ritorna, e sono lezioni anche per il futuro. Vietato sottovalutare la squadra del duo Silva (La prima sfida ad Ascoli con la Samp, il 15 dicembre 1974 venne decisa per i marchigiani da un suo gol) e Giampaolo. Che viaggia a velocità sorprendenti. Dunque, ci sono tanti buoni motivi per non sbagliare lapproccio con una partita che potrebbe proiettare la Samp sempre più in alto: «Conosco molto bene lambiente ed è per questa ragione che non dovremo fare lerrore di sottovalutare lAscoli: ma sono certo che i ragazzi risponderanno alla grande». E la Samp sarà accompagnata anche da seicento tifosi, che venerdì prossimo si riuniranno per discutere di quel biglietto nominativo che sta creando tanti problemi e troppe polemiche. Quella di oggi pomeriggio sarà una Samp con molti rientri e un dubbio: Palombo o Falcone, Falcone o Palombo? Bella domanda, la risposta non è così automatica e scontata. Perché il primo ha fatto benissimo a Messina ma sarebbe ancora una soluzione tampone, mentre il secondo in settimana ha dimostrato di aver recuperato ma forse rischiarlo subito potrebbe essere un pericolo. Novellino deciderà soltanto questa mattina. Non ci sono invece incertezze sul proprietario della fascia destra. Che non sarà Aimo Diana, ritornato dalla nazionale leggermente affaticato. Così, Andrea Gasbarroni dovrà fare di tutto per dimostrare a Novellino che quelletichetta, incollata dal mister, di Figo blucerchiato non è poi un azzardo.
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