Prendere decisioni e dirigere le politiche del distretto si fa sempre più difficile nel Municipio di Sampierdarena. Lo dimostra l'ultima riunione del Consiglio, che si è svolta in pochi e brevi passaggi: le dichiarazioni dei membri dell'opposizione, la risposta del presidente Domenico Minniti (Pd) e la sospensione della seduta in seguito all'uscita dall'aula di più della metà delle persone convocate. Solo uno dei punti all'ordine del giorno è stato esaminato, quello sulle barriere architettoniche, perché anticipato al primo posto in segno di rispetto dei cittadini che hanno presenziato alla riunione per perorare la causa.
I mormorii di malcontento dei consiglieri del municipio centro ovest nei confronti dell'operato del presidente sono diventati dichiarazioni ufficiali, mentre la probabilità che venga posta una mozione di sfiducia a Minniti allo scadere dei suoi primi due anni di mandato si fa sempre più concreta. L'aria appesantita dalla calura estiva è diventata irrespirabile con le polemiche dei consiglieri municipali, che hanno attaccato su tutti i fronti il rappresentante del Partito Democratico e le politiche da lui adottate. Per l'esponente di Forza Italia, Laura Buffa, è inaccettabile che a tre mesi dalle dimissioni di Roberta Braggio non sia stata ancora eletto un nuovo assessore; il rappresentante della Lega Nord, Bruno Venuti, lamenta l'inattività del presidente che non è in grado di approfondire e portare a termine gli ordini del giorno; il consigliere Giuseppe Interligi (An) ha invitato Minniti alla presentazione delle dimissioni mentre Stefano Tortello ( lista Biasotti), è stato ancora più definitivo, minacciando di non presenziare a nessun altra riunione finché non verranno indette nuove elezioni. La risposta di Minniti alle polemiche dei colleghi è stata breve: ha elencato i passi avanti fatti durante gli ultimi due anni, portando ad esempio la sicurezza raggiunta in alcune zone del quartieri dove «c'è ancora da fare, ma si è già assistito a qualche miglioramento»; il presidente ha poi giustificato la lentezza nel procedimento decisionale con la sua «eccessiva sensibilità alle esigenze dei consiglieri».
E se il malcontento dell'opposizione è palese, tra la maggioranza regna il dubbio, complice la posizione presa dall'Italia dei Valori sul futuro assetto dell'ospedale Villa Scassi.
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