Cronache

Sampierdarena ora è emergenza nazionale

Sampierdarena ora è emergenza nazionale

(...) di irruzione al pronto soccorso di Villa Scassi per «finire» i feriti. Alla fine il bilancio è di due arrestati e dodici denunciati, una ventina almeno sono però i partecipanti alla maxirissa. Le indagini di polizia e carabinieri sono ancora in corso. Ma è la gente a non poterne più. I cittadini hanno paura e non si sentono sicuri nemmeno nel portone di casa dove potrebbero nascondersi (come è avvenuto più volte) rapinatori violenti. I negozianti vivono nel terrore, perché non bisogna avere una gioielleria per essere aggrediti dai banditi. Qualche giorno fa la titolare di una pasticceria è stata picchiata da un uomo che a volto scoperto e a mani nude è entrato nel suo negozio per rubarle poche decine di euro. Polizia e carabinieri hanno aumentato i controlli. Secondo i dati sono moltissime le persone fermate e denunciate ogni giorno perché scoperte su motorini o auto rubate o in possesso di borse con attrezzi adatti a scassinare serrande di negozi o serrature di casa. Sono tutti furti in casa in meno, ma a far notizia sono i colpi riusciti. Ed è giusto così perché la gente ha paura. E non sa che a legare le mani a polizia e carabinieri ci sono le leggi inadeguate, quelle che consentono a chi ha una sfilza di precedenti lunga come la quaresima di girare liberamente.
Eppure basterebbe poco. «Non è vero che mancano le leggi è che il governo non vuole applicarle», tuona l’onorevole Maurizio Gasparri di Alleanza nazionale, che ha accolto l’invito di Gianni Plinio, collega di partito e capogruppo in Regione, di visitare Sampierdarena venerdì prossimo, quando sarà in città a presiedere un congresso di An. «Esiste una direttiva europea del 2004 che consente di allontanare i cittadini comunitari che non abbiano un reddito - spiega Gasparri -, il problema è che il governo, ostaggio di Rifondazione e dei comunisti che sono contrari, non ha recepito la direttiva e non la vuole applicare».

Di fronte all’inerzia di Roma, è Gianni Plinio che attacca l’amministrazione comunale genovese: «La situazione è gravissima, di fronte a fatti come quelli di domenica servono azioni forti: serve l’esercito accanto alle ordinarie forze di polizia».

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