"Samurai", invito a palazzo con the

È quanto propongono Palazzo Reale e la Fondazione Antonio Mazzotta all'interno delle iniziative e degli eventi collaterali alla mostra "Samurai". L'appuntamento è fissato per giovedì alle 18,30 nella sala conferenze di Palazzo Reale

Un invito per una tazza di the, servito come tradizione vuole. È quanto propongono Palazzo Reale e la Fondazione Antonio Mazzotta all'interno delle iniziative e degli eventi collaterali alla mostra «Samurai» a cura di Giuseppe Pèiva e Francesco Civita e Gianni Fodella (www.mostrasamurai.it) - catalogo Edizioni Gabriele Mazzotta. L'appuntamento è fissato per giovedì alle 18,30 nella sala conferenze di Palazzo Reale (MM Duomo): Nojiri Michiko terrà una conferenza dal titolo «I samurai e la cerimonia del thé», mentre alle 19,30 ci si sposta nella sala delle Colonne. Qui il pubblico (ingresso libero fino ad esaurimento posti) potrà assistere alla preparazione del thè e assaggiarlo.
La cerimonia del the, pratica antica di derivazione cinese e importata dai monaci zen in Giappone. Il rituale, codificato nella forma che si pratica attualmente nel Sol Levante dalla seconda metà del XVI secolo proprio nel momento in cui il territorio si unificava dopo anni di guerra civile. Circostanza storica fondamentale nel riconoscimento del valore della pratica del rituale del the, in quanto il lungo e tortuoso processo di costruzione dell'identità nazionale nipponica si rispecchia nel complesso rituale di questa pratica. Questi sono anche gli anni in cui si modifica radicalmente nella società giapponese il ruolo del samurai, l'unico, per decreto, autorizzato a portare la spada in un clima di pacificazione generale. Il samurai, soprattutto nella epoca Tokugawa è un uomo di cultura raffinata che perde progressivamente la funzione militare, rimanendo al servizio dello shogun più come burocrate che uomo di armi. Tra le discipline in cui doveva eccellere, «lo shod», l'arte della calligrafia e il «chano yu» («acqua calda per il the»), la preparazione del the. Prima di un duello o di una battaglia il samurai ricercava l'armonia, il rispetto, la purezza e la tranquillità nel rituale della bevanda, consapevole che quei gesti avrebbero potuto essere gli ultimi, nel caso in cui il destino gli avesse impedito di tornare vivo dal combattimento. Ed è proprio sui quattro principi di armonia, rispetto, purezza e tranquillità che sui basa il rituale. Cerimonia che va molto in là della semplice preparazione di una bevanda, ma l'espressione più pura dell'estetica zen.
La cerimonia del the è il primo di una serie di appuntamenti collaterali che hanno l'obiettivo di approfondire i legami che intercorrono tra le cultura e la tradizione giapponese e la figura del samurai, al centro, appunto della mostra.
Giovedì 26 marzo, invece, si parlerà della cultura grafica.

Alle 18,30 sempre a Palazzo Reale il critico cinematografico Filippo Mazzarella e Silvia Rebez della Yamato Video terranno una lezione sull'«Eroe samurai nella cultura grafica giapponese: manga, anime e Goldrake generation». Fino al 2 aprile sarà, inoltre, possibile ammirare l'installazione di Tomoko Nagao.

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